29 marzo 2024
Aggiornato 07:30

Colombia, Uribe: Fermezza contro Farc ma disposti al dialogo

«FARC non insurrezione militare ma terroristi finanziati da droga»

ROMA - «La fermezza della Colombia nel combattere il terrorismo non si oppone a un processo di dialogo» con le milizie ribelli delle Farc: lo ha affermato il presidente colombiano Alvaro Uribe in una conferenza stampa tenuta dopo il suo incontro in Vaticano con Benedetto XVI.

«Nella storia del Sudamerica sono state legittimate delle insurrezioni militari perché combattevano contro delle dittature, ma la Colombia è una democrazia», ha ricordato Uribe: «Le Farc non sono un'insurrezione, sono dei terroristi finanziati dal narcotraffico, anzi, sono loro stessi dei narcotrafficanti».

Le Farc si sono sempre sedute al tavolo della pace per guadagnare tempo e spazio per le loro attività criminose, ha accusato Uribe, avvertendo: «Questo governo è pronto alla pace, ma non permetterà alcun inganno». Condizione necessaria perché vi possa essere un dialogo, ha continuato il Presidente colombiano, è «la fine di ogni attività criminosa»: «Smobilitazione e disarmo» sarebbero i due punti di arrivo del processo e non precondizioni per una trattativa.

Uribe ha poi ribadito come sia il narcotraffico a finanziare il terrorismo, e ha voluto ringraziare «pubblicamente l'appoggio pratico e non a parole» offerto dagli Stati Uniti nella lotta alla droga, una lotta che sarebbe un errore abbandonare»: «Il narcotraffico è nemico della democrazia, dell'ambiente, della gioventù, è nemico della lotta contro la speculazione e la trasparenza finanziarie: siamo sicuri che gli Stati Uniti continueranno ad aiutarci e chiediamo l'assistenza di tutta la comunità internazionale».

Infine il presidente colombiano ha insistito sull'illlegalizzazione della droga anche ad uso personale, misura alla quale gli esperti dell'Onu si sono detti contrari: la Colombia è il Paese «che fa più di tutti contro la coltivazione e il traffico di stupefacenti, ma seguendo criteri internazionali permette il possesso di dosi personali»; molti trafficanti o spacciatori arrestati devono essere rilasciati perché addosso hanno solo una quantità limitata di droga, ha spiegato Uribe, aggiungendo come sia necessario un emendamento costituzionale» per inasprire il codice penale.