18 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Malaria

Variabile l'efficacia dei farmaci antimalarici in tutta l'Africa

I parassiti della malaria infatti hanno sviluppato diverse mutazioni di resistenza al farmaco

Uno studio internazionale sulla malaria, condotto da ricercatori del Regno Unito, ha mostrato che l'efficacia di un farmaco antimalarico diffuso - la sulfadoxina - potrebbe variare notevolmente in tutta l'Africa, visto che a seconda dei luoghi i parassiti della malaria hanno sviluppato diverse mutazioni di resistenza al farmaco.

I risultati dello studio, pubblicati online nella rivista PLoS Medicine, hanno portato gli esperti a lanciare un appello per un maggiore coordimento nelle campagne contro la malaria in Africa, dal momento che programmi coordinati, in aree dove i parassiti della malaria hanno pattern simili di resistenza ai farmaci, saranno molto più efficaci rispetto al compiere soltanto lavoro di ricerca nelle diverse aree.

Il parassita Plasmodium falciparum, che è trasmesso da determinate zanzare e causa la malaria, è responsabile di quasi un milione di decessi ogni anno nell'Africa subsahariana. Fino a qualche tempo fa, i pazienti venivano di solito trattati con la clorochina e la sulfadoxina-pirimetamina, le quali sono ora entrambi indebolite dalla crescente resistenza dovuta alla mutazione del parassita.

Gli scienziati hanno scoperto che la resistenza alla clorochina e alla pirimetamina ebbe inizio negli anni settanta e ottanta in Asia e si è poi diffusa in tutta l'Africa. Tuttavia, le mutazioni che causano la resistenza alla sulfadoxina sono emerse soltanto negli anni novanta e non si sono ancora diffuse in tutto il continente.

I ricercatori hanno impiegato analisi genetiche per determinare come la resistenza alla sulfadoxina si stia diffondendo. L'obiettivo era di determinare le origini geografiche dei parassiti resistenti al farmaco.

Il team ha analizzato campioni di sangue raccolti da pazienti affetti da malaria in Africa, scoprendo cinque principali sequenze genetiche, ognuna con una distribuzione geografica particolare. Essi hanno anche scoperto che i parassiti della malaria possedevano una diversa base molecolare per la resistenza alla sulfadoxina e diversi pattern di resistenza nell'Africa orientale e occidentale. La scoperta delle diverse forme di resistenza era di particolare importanza, perché così si spiega il motivo per cui l'efficacia della sulfadoxina varia nelle diverse parti dell'Africa.

I ricercatori hanno anche indagato sull'emergere della resistenza parassitaria alla sulfadoxina nelle diverse regioni dell'Africa e hanno scoperto che i pattern interni dell'immigrazione e del trasporto potrebbero essere collegati all'emergere di diversi ceppi di parassiti resistenti alla sulfadoxina nelle diverse aree.

La ricercatrice capo, la dott.essa Cally Roper della London School of Hygiene and Tropical Medicine nel Regno Unito, ha detto: «Le nostre scoperte indicano che l'efficacia della sulfadoxina come farmaco antimalarico in Africa è variabile. Inoltre, mettono in evidenza la necessità di coordinare le campagne per il controllo della malaria nelle aree allineate a livello socioeconomico, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sui territori nazionali, affinché si possa riuscire a ridurre in maniera significativa il flagello della malaria.»