2 agosto 2025
Aggiornato 02:00

Nato: Prossimo vertice potrebbe non designare Segretario Generale

In palio la successione a Jaap de Hoop Scheffer

L'Aia - E' ancora lontano un accordo sul nuovo segretario generale della Nato e sembra difficile che possa essere designato in occasione del suo vertice questo fine settimana. Lo ha riconosciuto il portavoce dell'alleanza atlantica, senza spiegarne la ragione. «Non posso escludere né anticipare che siano prese decisioni sul segretario generale al vertice» della Nato in programma venerdì e sabato a Strasburgo (Francia) e Kehl e Baden Baden (Germania): lo ha indicato James Appathurai a margine della conferenza internazionale sul futuro dell'Afghanistan all'Aia.

«Noi non abbiamo mai dato assicurazioni né effettuato piani» a riguardo, ha aggiunto il portavoce, pur riconoscendo che per il suo carattere «simbolico» questo vertice del sessantesimo anniversario sarebbe stato il «momento buono» per annunciare chi assumerà il comando dell'organizzazione dal primo agosto. Un diplomatico della Nato è apparso più categorico, dichiarando di non «aspettarsi un annuncio del genere in occasione del vertice». Un altro diplomatico ha confermato che al momento «non c'è un accordo» e che «nessun consenso è emerso».

Il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen è ritenuto il candidato in «pole position» per succedere all'olandese Jaap de Hoop Scheffer, che ha assistito oggi alla conferenza sull'Afghanistan. La maggior parte delle grandi potenze della Nato - in particolare Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania - sosterrebbero la sua nomina. Ma la Turchia ha lasciato intendere che potrebbe bloccarla. Ankara ha criticato a numerose riprese la Danimarca, la cui reputazione nel mondo arabo è stata offuscata dal caso delle vignette di Maometto pubblicate da un quotidiano danese nel 2005.

La Turchia ha inoltre rimproverato a Copenaghen di non aver messo al bando una rete televisiva curda ritenuta una finestra dei ribelli separatisti curdi. Tuttavia, la posizione finale che prenderà la Turchia non è ancora certa. Il presidente turco Abdullah Gul, che rappresenterà al vertice il suo Paese, ha lasciato intendere venerdì a Bruxelles che Ankara non porrà veti alla candidatura. Il giorno stesso, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha indicato di aver personalmente informato Rasmussen, durante un colloquio telefonico, delle riserve del mondo musulmano nei suoi confronti.

Per la carica sono inoltre circolati i nomi del ministro degli Esteri Jonas Gahr Stoere, del suo omologo polacco Radoslaw Sikorski e del ministro della Difesa canadese Peter MacKay. L'ex ministro degli Esteri bulgaro, Solomon Passy, si è detto ufficialmente interessato, rompendo la tradizione basata su negoziati segreti tra i membri dell'alleanza. (fonte Afp)