19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Auto

Trent'anni fa la Citroen Ds inventò come si girano i fari

Sono passati tre decenni dal colpo di genio di Paul Magès, disegnatore della casa francese, che con delle semplici corde da pianoforte ideò un sistema di proiettori girevoli per offrire a chi guidava una miglior illuminazione in curva. Uno degli esempi di come questo modello ha fatto la storia

ROMA – Per tutti gli anni (e furono tanti) che rimase in produzione, la Ds fu una vera fucina d'idee. Idee talvolta rivoluzionarie nella loro geniale semplicità, come furono i fari orientabili in funzione della posizione del volante, introdotti esattamente trent'anni fa. Il loro ideatore fu Paul Magès, classe 1908. Di umili origini, dopo aver frequentato una scuola tecnica, a 17 anni era già a lavorare in fabbrica come semplice disegnatore. Ma era un giovane ricco di inventiva e di proposte rivoluzionarie e così fece rapidamente carriera. Negli anni Sessanta lo troviamo nella squadra incaricata di sviluppare il design e la tecnica della Ds. In particolare a Magès fu affidato il compito di studiare un sistema per orientare i fari della vettura in funzione della posizione del volante. La storia vuole che, quando il suo progetto era già a buon punto, una nota marca di fari per automobile lo invitasse all'autodromo di Montlhéry per sottoporgli un sistema di fari girevoli basato sull'uso di una sofisticata, costosa, ingombrante elettronica.

Semplice e geniale
Al termine della dimostrazione Paul Magès volle mostrare il proprio impianto. A motore spento ruotò semplicemente il volante della Ds21 con cui era arrivato a Montlhéry ed i fari interni girarono assieme alle ruote per offrire al conducente una maggiore illuminazione nelle manovre di svolta compiute al buio. Sorpresi da quanto avevano assistito, i tecnici della nota marca di fari per automobile gli chiesero come avesse fatto ad ottenere una risposta così precisa ed immediata alla rotazione del volante, per di più a motore spento. «Con delle semplici corde da pianoforte», fu la risposta. Già, perché il cuore del sistema Magès erano delle semplicissime, economiche corde da pianoforte: due corde comandavano i fari a correzione dinamica collegati alle barre antirollio dell'auto, altre corde, collegate alla scatola guida, orientavano la posizione dei fari a comando direzionale. Come sempre, Paul Magès aveva ideato un sistema semplice e geniale per risolvere un problema molto complesso, nel più puro stile di Ds.