20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
E-commerce

Bezos è il re della pandemia: l’incredibile crescita di Amazon

Le restrizioni dei governi in tutto il mondo hanno obbligato i cittadini a restare nelle proprie abitazioni, costringendo in questo modo le persone ad avvalersi dei servizi online per fare tutto quello che prima facevano nel mondo fisico

E-commerce, acquisti online
E-commerce, acquisti online Foto: Pexels

Ormai è risaputo: durante il lockdown i colossi del web hanno fatto affari d’oro. Le restrizioni dei governi in tutto il mondo hanno obbligato i cittadini a restare nelle proprie abitazioni, costringendo in questo modo le persone ad avvalersi dei servizi online per fare tutto quello che prima facevano nel mondo fisico.

In Italia, notoriamente un Paese piuttosto arretrato dal punto di vista tecnologico, il Coronavirus ha dato un forte impulso al cosiddetto smart working e all’e-learning (l’apprendimento a distanza). Molte persone hanno scoperto ed iniziato ad usare con soddisfazione i servizi di spesa a domicilio (anche per i prodotti freschi) e di food delivery, oltre che le piattaforme di online meeting e teleconferenza.

Il boom di Amazon in numeri

Tra i settori che più hanno visto i propri numeri crescere c’è l’e-commerce e tra i player di questo mercato ad aver mostrato l’andamento migliore è stato il suo leader incontrastato, Amazon: durante la quarantena, moltissimi utenti hanno utilizzato la piattaforma di Jeff Bezos per acquistare su Internet i beni necessari (dato che i negozi fisici erano costretti alla chiusura), ma anche per sfogare lo stress del restare chiusi in casa attraverso quello che gli psicologi chiamano shopping compulsivo.

Il forte aumento della domanda dell’online si riflette ovviamente sui conti dell’azienda. I risultati del terzo trimestre, rilasciati a luglio, mostrano un vero e proprio boom dei ricavi, oltre le aspettative degli analisti. Amazon passa da 63,4 miliardi a 88,91 miliardi di euro, mentre le attese del mercato che si fermavano a 81,56 miliardi: si tratta di un incremento di fatturato del 40% in appena tre mesi. Le vendite sono salite soprattutto negli Stati Uniti, del 43% a 55,4 miliardi; leggermente meno la crescita nei mercati fuori dagli USA, che hanno fatto segnare +38% per un totale di 22,7 miliardi di dollari. L’utile netto trimestrale si attesta invece a 5,2 miliardi, il più alto mai registrato dalla società nei suoi 26 anni di attività.

La reazione dei mercati è stata ovviamente euforica, con le azioni Amazon che hanno fatto segnare un incremento del 5,06% immediatamente dopo la pubblicazione della trimestrale. In forte crescita anche l’utile per azione, che balza a quota 10,3 dollari rispetto ai 5,22 dollari del secondo trimestre del 2019. Il titolo dall’inizio dell’anno è aumentato di oltre l’80%.

Da segnalare che questi numeri hanno avuto la conseguenza di rendere Jeff Bezos ancora più ricco: pur controllando effettivamente solo l’11% della società, l’uomo più ricco del mondo ha ora superato i 200 miliardi di dollari di patrimonio personale.

In aumento anche servizi web e alimentari

Se è vero che il core business di Amazon è l’e-commerce, è altrettanto vero che oggi le operazioni della società sono estremamente diversificate e spaziano in diversi settori. La divisione Amazon Web Services ha fatto sì segnare un incremento, ma meno contenuto rispetto alla vendita online: il +29% di AWS è sicuramente positivo, ma a ben guardare è un dato per la prima volta inferiore al 30% da quando i risultati vengono resi pubblici, con un trend di rallentamento che segue quello dell’anno scorso e sembrerebbe essere stato accentuato dal lockdown. Anche i servizi in abbonamento crescono del 29% con un fatturato di 6,02 miliardi di dollari, trainati soprattutto da Amazon Prime.

Boom per le consegne di generi alimentari, che ai tempi del Coronavirus fanno segnare un incredibile +300%, un risultato impensabile fino a qualche mese prima, mentre aumenta del 160% la capacità di consegna e triplicano le posizioni di prelievo, sempre per i generi alimentari. Questi numeri sono la diretta conseguenza delle misure messe a disposizione dei clienti da Amazon per favorire la distribuzione di beni di prima necessità durante le settimane del lockdown.

Il resto del 2020 sarà sempre da record?

Cosa aspettarsi da Amazon nei prossimi mesi? Per questi ultimi 60 giorni la compagnia stima ricavi compresi tra gli 87 ed i 93 miliardi di dollari con un incremento atteso tra il +24% ed il +33% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Buone notizie dunque per gli investitori che hanno deciso di puntare sulle azioni del colosso di Seattle.

L’unica incognita riguarda gli alti costi che l’azienda sta sostenendo per mantenere l’operatività ai tempi del Coronavirus e per garantire la sicurezza dei dipendenti, con costi aggiuntivi di almeno 2 miliardi di euro.

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