13 ottobre 2024
Aggiornato 02:30
Un'opera d'arte senza veli

Pagani Huayra Roadster, una bellezza in topless al Salone di Ginevra

Un progetto completamente nuovo, con monoscocca in carbo-titanio e carbo-triax Hp52, in grado di realizzare prestazioni estreme. Produzione limitata a cento esemplari, tutti già venduti, dal prezzo base che supera i due milioni

GINEVRA – L’ambizione è quella di superare sempre se stessi. La bellezza pura in tutte le forme e superfici, questo la filosofia alla base della nuova creazione di Horacio Pagani. Una comunione perfetta tra attenzione per il dettaglio e massima espressione tecnologica. Un connubio tra arte e scienza: principio fondante e cardine della filosofia di Pagani Automobili. Un concetto non nuovo, ma attualissimo, nato dal genio di Leonardo da Vinci che ha veicolato, come in tutte le creazioni di Pagani, ogni singolo momento progettuale, ogni singolo componente in relazione alla forma e alla funzione. La ricerca continua della bellezza: un’opera d’arte spensierata, intelligente ed in topless. Nel 2011 è stata presentata al pubblico Pagani Huayra Coupè al salone di Ginevra, scavando una linea di demarcazione netta tra due diverse generazioni di hypercar. Fin da subito si è imposta come standard di riferimento, essendo la più leggera della categoria ed impiegando soluzioni tecniche innovative, che l’hanno portata ad essere la prima automobile al mondo a vincere, nel 2012, i più importanti riconoscimenti del settore, seconda come numero di riconoscimenti solamente alla Zonda. Huayra Bc ne è stata la naturale evoluzione, concentrando in soli 1218kg una vettura ad altissime prestazioni, capace di accelerazioni laterali mai viste su una vettura con pneumatici stradali (oltre 1,8 G). Grazie all’esperienza ottenuta nei test su strada e sui più importanti e difficili circuiti del mondo, Pagani Automobili ha sviluppato una importante base tecnica e tecnologica. Queste conoscenze sono state utilizzate per sviluppare tutte le soluzioni impiegate su Huayra Roadster con applicazioni ancora più interessanti.

La bellezza, filosofia alla base del design
Il progetto Huayra Roadster comincia nel 2010, quando semplicemente si voleva lavorare sull’idea della Huayra Coupè con un tetto asportabile e porte ad apertura convenzionali, come avvenuto per Zonda Roadster nel 2003. Ma nel 2013 il concetto di design ricominciò dal principio. Una Pagani deve essere un oggetto unico, ogni particolare deve avere una sua armoniosità in linea con lo spirito e l’anima della macchina, e Pagani Huayra Roadster è un progetto a se stante, un’anima unica. Fin da subito si è voluto perseguire per la strada delle porte ad apertura convenzionale, ripercorrendo la tradizione dei modelli Mercedes-Benz degli anni 50, specificamente delle 300-SL (W198) equipaggiata con porte ad ali di gabbiano e della sua variante Roadster con porte ad apertura tradizione. Ma anche rispettando la tradizione Pagani, esemplificata della vettura più rappresentativa: la Zonda Cinque Roadster. La forma generale è armoniosa e di intrigante lettura, ogni linea ha un inizio ed una fine ben definiti. Ogni singolo dettaglio, ogni singola superficie è stata studiata. Ogni contorno reso amalgamato. Ogni sinuosità ridisegnata molte volte per arrivare ad una forma originale ed unica. Dalla bocca anteriore, aggressiva e pronunciata, ai passaruota larghi, dai dettagli dell’estrattore anteriore a quelli dei fari posteriori, dalla forma del roll bar al disegno degli interni. Tutto è stato pensato in funzione di un unico linguaggio di stile, in diretta comunicazione con l’esigenza aerodinamica. Il cofano motore ha due funzioni fondamentali: essere lo scrigno adatto a contenere ed esaltare tutta la tecnologia e l’arte della meccanica della Huayra Roadster. È stato concepito quindi, quasi come oggetto a se stante, un pezzo con una sua completezza ed identità stilistica precisa, meritevole, di essere esposto in una galleria d’arte.

Il primo roadster più leggero del coupè
A differenza della stragrande maggioranza delle supercar moderne, Huayra Roadster è quasi completamente a vista, quasi ogni parte meccanica e ogni componente è visibile. È spudorata, la puoi svestire completamente. Porsi un obiettivo del genere ha significato curare ogni singolo e minimo dettaglio, perseguire quell’ideale di cura di ogni particolare che fa parte della filosofia Pagani fin dal principio. Anche la più piccola vite ad esempio, è stata concepita per essere bellissima e funzionale. Uno dei traguardi più ambiziosi posti all’inizio del progetto è stato quello di costruire una roadster che fosse più leggera del coupè, migliorando la rigidezza torsionale e flessionale del telaio. Dopo l’esperienza maturata su Zonda R, Huayra Coupè e Huayra BC, per Huayra Roadster è stato affinato ulteriormente l’utilizzo del materiale carbo-titanio. Nella Huayra Roadster è combinato con una nuova concezione di materiale composito, più avanzato di quello utilizzato in Formula 1. Un lavoro immane, complesso, ma che ha permesso, a parità di peso di guadagnare un sensibile 52% in rigidezza grazie all’impiego del carbo-titanio abbinato al Carbo-Triax HP52. Il peso a secco di Huayra Roadster fa fermare l’asticella della bilancia a 1280 kg, circa 80kg in meno rispetto alla Huayra Coupè, aumentando anche la rigidezza torsionale e flessionale. Un risultato incredibile. Anche in questo aspetto, solo all’apparenza esclusivamente tecnico, la ricerca del bello è stata importantissima, ed ha veicolato la forma e la struttura di questi nuovi materiali in maniera ancora più spinta rispetto ai progetti del passato. Il motore Pagani Huayra Roadster è spinta dalla potenza del motore Mercedes-Amg M158. Un propulsore a dodici cilindri, costruito specificatamente da Mercedes-AMG per Pagani Automobili che beneficia dello sviluppo fatto per Huayra Bc, erogando una potenza di 764 cv a 5500 giri al minuto ed una coppia di oltre 1000 NM disponibili da 2300 giri a 4300 giri/min. Dotato della più moderna tecnologia disponibile, il motore biturbo 12 cilindri a V di 60 gradi con 5980 cm3 di cilindrata, è stato sviluppato per soddisfare non solo le sempre più stringenti normative di inquinamento, ma anche per conferire a Huayra Roadster una guida rilassata ma anche elettrizzante. Le turbine sono state progettate per offrire una risposta immediata dell’acceleratore senza nessun ritardo nell’erogazione, dando al pilota il pieno controllo. La lubrificazione a carter secco poi, permette un perfetto funzionamento del motore anche in condizioni di estreme accelerazioni laterali. Il motore M158 è omologato per le più restrittive normative ambientali Euro 6b e Carb.