26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
5 anni in attesa di un lavoro

Campidoglio, domani protestano i vincitori del "Concorsone"

Secondo il portavoce del Comitato 22 Procedure per la Giustizia, a Roma solo nomine politiche in barba alla Costituzione

ROMA - Domani, martedì 19 gennaio, torneranno a sfilare sotto il Campidoglio i vincitori del Concorsone del 2010, ancora in attesa di un lavoro che spetterebbe loro di diritto. 

Il Comitato 22 Procedure per la Giustizia si appella a Tronca
«Ancora una volta siamo costretti a scendere in piazza per far sentire la nostra voce e rivendicare i nostri diritti. Per questo domani, martedì 19 gennaio, saremo in Campidoglio a partire dalle 9:30, per un sit-in mentre una nostra delegazione incontrerà Iolanda Rolli, sub commissario di Roma Capitale con delega al personale, per discutere innanzitutto delle mancate assunzioni del 2015, della programmazione delle assunzioni del prossimo triennio e delle procedure ancora bloccate». Lo spiega in una nota Federica Ragno, portavoce del Comitato 22 Procedure per la Giustizia «che rappresenta vincitori e idonei del cosiddetto "Concorsone" partito nel lontano 2010 e che lascia ancora a casa, dopo 6 anni, centinaia di vincitori e idonei».

A Roma solo nomine politiche
«Contro di noi, e in generale contro il pubblico impiego, sembra in atto una vera persecuzione. È ormai prassi, anche di questa amministrazione commissariale, procedere a nomine politiche invece che ad assunzioni di vincitori di concorso, in barba a ogni regola costituzionale. Ultimo esempio, la nomina da parte del commissario Tronca di componenti dello staff comunicazione quando c'è una graduatoria con 50 funzionari di comunicazione che attendono l'assunzione. Una prassi, quella di bypassare le procedure pubbliche, che ha caratterizzato le ultime due amministrazioni. E mentre i dipendenti capitolini vedono negarsi il diritto al salario accessorio e i vincitori del Concorsone quello all'assunzione - continua Federica Ragno - esiste nell'amministrazione capitolina una categoria di lavoratori che invece continua indisturbata a mantenere diritti e privilegi: i dipendenti delle società partecipate di Roma Capitale». (Fonte Askanews)