General Motors, continuano i richiami
Il gruppo di Detroit ha ritirato dal mercato 189.000 Suv in Nord America prodotti tra il 2006 e il 2007 per risolvere un problema ai controlli dei finestrini che potrebbero causare degli incendi. Intanto il gruppo americano punta sui piccoli motori.
NEW YORK - Continuano i richiami di General Motors per problemi legati alla sicurezza. Il gruppo di Detroit ha ritirato dal mercato 189.000 Suv in Nord America prodotti tra il 2006 e il 2007 per risolvere un problema ai controlli dei finestrini che potrebbero causare degli incendi.
DIFETTO SERIO - Il difetto, rivelato questa settimana da le autorità americane, è così serio che Gm ha chiesto ai proprietari dei modelli in questione (che includono Chevrolet TrailBlazer, GMC Envoy, Buick Rainier, Isuzu Ascender and Saab 9-7X) di parcheggiarli all'aperto.
Il richiamo è uno dei sei annunciati da Gm il 30 giugno e che ha coinvolto 7,6 milioni di automobili. Il colosso si trova al centro della più grande crisi legata alla sicurezza della sua storia: ha infatti messo in campo 60 ritiri dal mercato per un totale di 29 milioni di automobili.
PICCOLI MOTORI - Intanto General Motors ha debuttato con il 3 cilindri turbo della Adam e vedrà presto altre prime apparizioni su altri modelli del gruppo americano destinati ad essere commercializzati sui mercati di tutto il mondo con un volume che raggiungerà nel 2017 a regime 2,5 milioni di unità trovando alloggio nei cofani di 27 modelli di 5 marchi.
La nuova famiglia di motori ha subito un protocollo di sviluppo davvero massacrante. Hanno infatti marciato tra 2.000 e 5.200 giri/min per oltre 2mila ore corrispondenti a 12 settimane di fila ad acceleratore spalancato, oppure girato per 400 ore di fila a regimi compresi tra quello di coppia massima e quello di potenza massima. Inoltre hanno funzionato anche in modo inclinato per simulare le condizioni di utilizzo più gravose, soprattutto per la lubrificazione, come le forti pendenze e le curve affrontate a forte velocità oppure con temperature esterne comprese tra -40 °C e 102 °C mettendo così alla frusta l’impianto di raffreddamento. Saranno costruiti in 5 stabilimenti: Flint in Michigan dove GM ha investito oltre 200 milioni di dollari, Shenyang in China, Szentgotthárd in Ungheria, Toluca in Mexico e a Changwon in Corea del Sud.
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