4 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Piano casa

Il dl casa è legge

Con 277 sì e 92 no la Camera ha approvato in via definitiva, in seconda lettura, il decreto legge con misure urgenti per l'emergenza abitativa, il mercato delle costruzioni e l'Expo 2015. Tra le principali novità, il bonus mobili svincolato dalle spese sostenute per la ristrutturazione, i 25 milioni per l'Expo e il piano di recupero di alloggi Iacp, Ater e comuni

ROMA - Con 277 sì e 92 no la Camera ha approvato in via definitiva, in seconda lettura, il dl casa con misure urgenti per l'emergenza abitativa, il mercato delle costruzioni e l'Expo 2015. Il provvedimento ha incassato ieri la fiducia di Montecitorio nella stessa versione licenziata dal Senato. Con l'ok definitivo il decreto dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarà legge dello Stato. Tra le principali novità, il bonus mobili svincolato dalle spese sostenute per la ristrutturazione, i 25 milioni per l'Expo, il piano di recupero di alloggi Iacp, Ater e comuni, e la cedolare secca al 10% per canoni concordati in comuni colpiti da calamità.

LE NOVITÀ - Diverse le misure del decreto. Aumentano gli stanziamenti per il sostegno agli affitti e per il fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Per il quadriennio 2014-2017, è prevista un'aliquota ridotta dal 15% al 10% della cosiddetta «cedolare secca» sui contratti a canone concordato nei Comuni ad alta intensità abitativa. Si punta poi ad un programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e anche a misure per gli alloggi sociali. In arrivo inoltre un giro di vite sull'occupazione abusiva, norma questa fortemente contestata dalle opposizioni e contro cui i movimenti di lotta per la casa hanno manifestato in queste settimane: chiunque occupi abusivamente un immobile non potrà chiedere la residenza e l'allacciamento ai pubblici servizi (gas, luce, acqua) e ci sarà il divieto di chiedere l'assegnazione di alloggi per i successivi cinque anni. Il decreto contiene anche una serie di misure sull'Expo tra cui la possibilità per la società Expo 2015 spa di derogare alla disciplina sui contratti pubblici, per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi e un contributo di 25 milioni di euro per il 2014 a favore del comune di Milano. Infine, vengono allargate le maglie per l'uso del bonus mobili ed elettrodomestici entro il tetto dei 10mila euro, l'entità è cioè svincolata dall'ammontare della spesa per le ristrutturazioni.