Confesercenti: «Drammatico tracollo della moda»
Nei primi 60 giorni del 2014 hanno chiuso 3mila negozi del settore: quasi una cessazione su 4 nel commercio è un negozio di abbigliamento. Tra il 2007 e il 2013, i consumiper vestiario hanno registrato una grave flessione (-15,2%), per un totale di quasi 10 miliardi spesi in meno
ROMA – Nei primi 60 giorni del 2014 hanno chiuso 3mila negozi del settore moda: quasi una cessazione su 4 nel commercio è un negozio di abbigliamento. Confesercenti lancia l'allarme sul «drammatico tracollo della moda».
L'associazione spiega: «Saldi e offerte non sono bastati a risollevare la crisi della distribuzione moda in Italia, e il bilancio di natalità-mortalità delle imprese ha visto nei primi due mesi del 2014, 3mila 65 chiusure, a fronte di sole 723 nuove aperture. Il saldo è negativo di 2mila 342 unità». In totale, «il comparto ha registrato una flessione del numero di imprese attive dell'1,4 per cento su dicembre e del 2,3 per cento sul primo bimestre del 2013».
Nonostante l'abbigliamento sia una delle icone del «Made in Italy», la diminuzione del reddito disponibile ha infatti portato ad un calo costante della spesa delle famiglie in abbigliamento ed accessori. Tra il 2007 e il 2013, i consumi in questo settore hanno registrato una grave flessione (-15,2%), per un totale di quasi 10 miliardi in meno di consumi.
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