25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Agroalimentare

Il Teatro Smeraldo di Milano diventa un punto Eataly

Una vera e propria cattedrale del cibo dove in 5mila metri quadri si celebra il gusto in tutte le sue forme. 10mila prodotti in vendita, alcuni dei quali diffusi anche nella grande distribuzione, 19 punti di ristoro, corsi legati all'alimentazione e alla cucina, congressi e serate a tema

MILANO - Eataly sbarca a Milano e lo fa trasformando un tempio della musica, il teatro Smeraldo, in un centro dedicato al cibo di qualità Made in Italy.

Una vera e propria cattedrale del cibo dove in 5mila metri quadri si celebra il gusto in tutte le sue forme. Il deus ex machina di questo nuovo progetto, è sempre Oscar Farinetti, che è riuscito a trasformare l'inaugurazione in uno show. I ritardi e le polemiche non sono saliti sul palco, omaggio al passato di questo luogo. Ma lui, Farinetti si è pubblicamente cosparso il capo di cenere quando ha avuto accanto il governatore lombardo Roberto Maroni, accompagnato dall'amico comune Flavio Tosi.

«Io ho invitato Maroni per chiedergli scusa, ho detto una cazzata alla vigilia delle elezioni, nella vita gli errori si fanno ed è giusto chiedere scusa. Avevo detto che se avesse vinto la lega al posto di Eataly avrei aperto un kebab ed è proprio una cretinata». Da abile comunicatore, Farinetti non ha lasciato nulla al caso, a partire dalla data dell'inaugurazione il 18 marzo, prima delle 5 Giornate di Milano che diedero vita al Risorgimento. A omaggiarlo nomi simbolo del cibo e della cultura, da Carlo Petrini a Vittorio Sgarbi, da Inge Feltrinelli a Lella Costa.

Ma a Eataly Smeraldo il protagonista ostentato è il cibo: 10mila prodotti in vendita, alcuni dei quali diffusi anche nella grande distribuzione, 19 punti di ristoro, corsi legati all'alimentazione e alla cucina, congressi e serate a tema. Un luogo per vivere il cibo in tanti modi, un'occasione, secondo l'ambizioso fondatore, per far risorgere uno storico teatro, del quale qua e là si trovano sparsi i ricordi.