19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Editoria in crisi

RCS, esuberi e cessioni per recuperare solidità finanziaria

Lo afferma la società, anche su richiesta della Consob, dopo l'incontro tra i vertici aziendali, i sindacati e il comitato aziendale europeo «per un primo tavolo di informazione e confronto» sul Piano per lo sviluppo 2013-2015

ROMA - Il piano di esuberi, chiusure e cessioni deciso da Rcs è necessario per «ripristinare la redditività e la solidità finanziaria del gruppo». Lo afferma la società, anche su richiesta della Consob, dopo l'incontro tra i vertici aziendali, i sindacati e il comitato aziendale europeo «per un primo tavolo di informazione e confronto» sul Piano per lo sviluppo 2013-2015.

Il piano, spiega il gruppo editoriale, «prevede azioni di efficienza, tra cui la cessione, o chiusura, di alcune testate periodiche e le significative riduzioni dell'organico in Italia e Spagna, tra cui quelle oggi quantificate in circa 800 unità, da definirsi durante le negoziazioni sindacali». La società «sta inoltre studiando ipotesi di valorizzazione di tutti gli asset ritenuti non core, tra cui quelli immobiliari».

Queste azioni «sono necessarie per ripristinare la redditività e la solidità finanziaria del gruppo in un contesto di mercato estremamente deteriorato soprattutto sul fronte degli investimenti pubblicitari».