RCS, esuberi e cessioni per recuperare solidità finanziaria
Lo afferma la società, anche su richiesta della Consob, dopo l'incontro tra i vertici aziendali, i sindacati e il comitato aziendale europeo «per un primo tavolo di informazione e confronto» sul Piano per lo sviluppo 2013-2015
ROMA - Il piano di esuberi, chiusure e cessioni deciso da Rcs è necessario per «ripristinare la redditività e la solidità finanziaria del gruppo». Lo afferma la società, anche su richiesta della Consob, dopo l'incontro tra i vertici aziendali, i sindacati e il comitato aziendale europeo «per un primo tavolo di informazione e confronto» sul Piano per lo sviluppo 2013-2015.
Il piano, spiega il gruppo editoriale, «prevede azioni di efficienza, tra cui la cessione, o chiusura, di alcune testate periodiche e le significative riduzioni dell'organico in Italia e Spagna, tra cui quelle oggi quantificate in circa 800 unità, da definirsi durante le negoziazioni sindacali». La società «sta inoltre studiando ipotesi di valorizzazione di tutti gli asset ritenuti non core, tra cui quelli immobiliari».
Queste azioni «sono necessarie per ripristinare la redditività e la solidità finanziaria del gruppo in un contesto di mercato estremamente deteriorato soprattutto sul fronte degli investimenti pubblicitari».