12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
La crisi contagia l'alimentare con il caldo e la siccità

Il taglio dei raccolti fa aumentare i prezzi del 30%

Una situazione che - sottolinea la Coldiretti - ostacola la ripresa del Pil anche in Italia che è dipendente dall'estero per quasi un terzo delle materie prime agricole che consuma, come evidenziato dall'Istat

ROMA - La crisi contagia l'alimentare con il caldo e la siccità che tagliano i raccolti mondiali e provocano aumenti superiori al 30 per cento per i prezzi del grano destinato a produrre il pane e per le quotazioni di soia e mais necessari a nutrire gli animali per produrre latte e carne, dall'inizio dell'anno. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle quotazioni al Chicago Board of Trade, punto di riferimento o del mercato a livello internazionale, dove il grano oscilla attorno ai 9 dollari per bushel, il mais a 9 dollari per bushel e la soia a 16 dollari per bushel, per consegne a settembre.

UN OSTACOLO ALLA RIPRESA - Una situazione che - sottolinea la Coldiretti - ostacola la ripresa del Pil anche in Italia che è dipendente dall'estero per quasi un terzo delle materie prime agricole che consuma, come evidenziato dall'Istat. L'andamento dei prezzi delle materie prime agricole sta provocando - sostiene la Coldiretti - effetti sui mercati internazionali dove con i rincari si prospetta una ripresa dell'inflazione ma è allarme anche per il commercio internazionale con il rischio di mancata consegna delle forniture con effetti drammatici - precisa la Coldiretti - sul piano della disponibilità di cibo nei paesi poveri e della sicurezza sociale in paesi come la Libia o l'Egitto che sono forti importatori di grano e si teme il ritorno della guerra del pane.

IN ITALIA PERDITE PER 500MLN DI EURO - L'aumento dei prezzi è giustificato sul piano congiunturale - continua la Coldiretti - dal clima che ha colpito con il caldo e la siccità la «Corn Belt» nel Midwest degli Stati Uniti ma un calo dei raccolti è previsto anche in Russia nella zona del mar Nero per le alluvioni ed in Ucraina. In Italia si contano perdite per mezzo miliardo di euro con il caldo e la siccità che hanno già tagliato i raccolti, facendo registrare cali che a livello nazionale vanno dal -20 per cento per il pomodoro al 30 per cento per il mais fino al 40 per cento per la soia ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero con quasi il dimezzamento della produzione nelle regioni del Nord e per il girasole (-20 per cento).