25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Carrara Fiere | YARE 2012

Sistemi, materiali, progetti, innovativi per le imbarcazioni

CNA - Navigo e Università propongono un sistema integrato per ristrutturare e recuperare i natanti

VIAREGGIO - A Yare, la mostra del refitting e delle operazioni di after sales per la nautica che si conclude domani domenica 29 aprile nella Darsena di Viareggio dove l’argomento principe è quello degli interventi di ristrutturazione delle imbarcazioni oltre che dei servizi per le operazioni post vendita non poteva mancare un appuntamento dedicato ai sistemi e materiali innovativi per la gestione integrata del ciclo di vita delle unità da diporto.

L’iniziativa, «progetto SOMAIN: sottosistemi e materiali innovativi per la gestione integrata del ciclo di vita delle unità da diporto» è stata curata da NAVIGO e si è svolta sabato 28 nella sala UDINA con una folta partecipazione di addetti ai lavori  oltre che di rappresentanti del mondo universitario che hanno assistito alla presentazione dei primi risultati pubblicati per esteso, assieme ai contributi dei relatori sul sito www.somain.it .

«Scopo dell’incontro era quello di illustrare i risultati di un lavoro di ricerca molto ampio e complesso che abbiamo portato avanti con la partecipazione di dieci aziende toscane e di 4 centri di ricerca – dice Pietro Angelini di CNA – Navigo, che ha coordinato i lavori – perché siamo convinti che il «refit» sarà sempre più importante e gli interventi sulle imbarcazioni devono basarsi anche su elementi di competitività legati all’innovazione e non solo alle competenze, seppure eccellenti, di aziende e operatori. Il «refit» è un sistema complesso che offre grandi opportunità alle aziende ma è necessario agire su tutti i passaggi del processo per abbattere i costi e intervenire con efficacia».

Le aree di ricerca sono state individuate nel campo delle progettazione da realizzare seguendo un concetto di modularità (per facilitare gli interventi) e di «smartizzazione» dell’imbarcazione inserendo informazioni che consentono una rapida individuazione di chi ha eseguito gli interventi. Ultimo campo di indagine della ricerca, ma non certo secondario, è stato quello dello smaltimento strettamente collegato ai precedenti e ormai elemento fondamentale nella gestione delle imbarcazioni.

Partendo da questa filosofia innovativa di gestione ed avendo come «campi di intervento» la ristrutturazione di imbarcazioni di ogni genere, non più adatte agli scopi originali ma ancora utilizzabili con funzioni diverse o reinterpretate, sono state coinvolte, con eccellenti risultati, le università di Genova e di Milano che hanno coinvolto gli studenti del secondo anno del corso di laurea magistrale in design navale e nautico portato avanti congiuntamente dagli atenei di Genova ( facoltà di architettura e ingegneria nautica) e del Politecnico di Milano ( Facoltà di design e ingegneria) che hanno presentato una mostra di elaborati frutto del lavoro di gruppi di studenti.

Gli studenti hanno avuto come riferimento i docenti del corso, Massimo Musio Sale e Ivan Zignego (corso di laurea in design industriale della facoltà di Architettura di Genova), che hanno stimolato la creatività nella realizzazione di proposte di interventi su diverse tipologie di imbarcazioni da recuperare per funzioni nuove o reinterpretate.

Gli elaborati sono stati al centro di una mostra molto apprezzata dal pubblico e dagli addetti ai lavori, allestita negli spazi del centro UDINA con pannelli che proponevano interventi su vecchi pescherecci, mezzi militari, overcraft in disuso ma anche yacht o rimorchiatori trasformati in imbarcazioni moderne e perfettamente fruibili.

«l’obiettivo era quello di coinvolgere gli studenti nella riprogettazione delle imbarcazioni rivedendo non solo linee e volumi ma intervenendo anche nell’impiantistica  per avere una fruizione razionale e migliorare l’utilizzo. Gli studenti, come sempre – commenta il prof. Zignego – hanno dimostrato freschezza progettuale e idee innovative pur dovendo confrontarsi con strutture e scafi preesistenti. Il risultato, a nostro giudizio, è ottimo sia dal punto di vista didattico che per le idee progettuali».

Per gli interessati il sito ufficiale  www.somain.it propone ampi approfondimenti e notizie tecniche dettagliate sul progetto.