7 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Operazione della Guardia di Finanza

Fisco, nel torinese scoperti 65 falsi poveri

Possedevano ville in Sardegna ed in altre località balneari della penisola, ma erano nullatenenti per i Comuni e per gli altri enti a cui chiedevano la riduzione delle tasse scolastiche, della mensa dei figli o gli assegni di maternità. Roma: Per l'Inps è cieco al 100% ma guida e legge

ROMA - Possedevano ville in Sardegna ed in altre località balneari della penisola, ma erano nullatenenti per i Comuni e per gli altri enti a cui chiedevano la riduzione delle tasse scolastiche, della mensa dei figli o gli assegni di maternità. In provincia di Torino, nei territori del Canavese, Ciriacese e delle Valli di Lanzo, la Guardia di Finanza ha scoperto 65 «falsi poveri», denunciati per falsità ideologica finalizzata alla truffa ed all'indebita percezione di contributi pubblici.

Omissioni per circa 1 milione di euro - Le Fiamme gialle li hanno individuati incrociando i dati contenuti in false autocertificazioni con le numerose banche dati a disposizione della GdF e con altre informazioni reperite nel corso dei servizi di controllo del territorio, anche con mirati sopralluoghi.
I falsi poveri, tra cui anche dipendenti pubblici, avevano «dimenticato» di indicare nelle autocertificazioni i redditi di lavoro percepiti o il possesso di immobili, come case e terreni, per svariate decine di migliaia di euro e in tal modo ottenevano benefici che non spettavano.
E' il caso, ad esempio, di una donna di San Maurizio che aveva omesso di dichiarare di essere proprietaria, con il marito, di 4 immobili in Sardegna. Una donna di Cafasse, invece, aveva tralasciato di denunciare il possesso di terreni, sia in Piemonte che in Calabria.
Complessivamente, l'indagine ha consentito di accertare omissioni ai fini delle prestazioni sociali agevolate per circa 1 milione di euro tra redditi e patrimoni mobiliari ed immobiliari non dichiarati. Nei confronti dei «falsi poveri» denunciati gli enti pubblici interessati avvieranno un'azione di restituzione delle somme indebitamente percepite.

Per l'Inps è cieco al 100% ma guida e legge: denunciato - Percepiva un'indennità di accompagnamento perché dichiarato invalido al 100% per grave deficit visivo, ma si muoveva con disinvoltura senza bisogno di accompagnatori e per di più aveva anche una regolare patente con la quale guidava un furgone tra Roma e i Castelli. Un 68enne romano, finto cieco, è stato scoperto dai carabinieri del Comando provinciale e denunciato per truffa ai danni dello Stato e falsità materiale.
Dopo specifici servizi di osservazione e pedinamento, i carabinieri hanno accertato che l'uomo si muoveva in piena autonomia. Con una scusa è stato invitato alla Stazione dei carabinieri di Monte Porzio Catone, alle porte di Roma dove il finto cieco, già con diversi precedenti penali e senza temere di essere scoperto, si è recato guidando il suo furgone. Ha parcheggiato, è salito negli uffici ed ha letto e firmato dei documenti che gli sono stati consegnati.
Il tutto è stato video ripreso dai militari, che lo hanno così denunciato e segnalato il caso all'Inps per l'indebita percezione dell'assegno di pensione. Analoga segnalazione è stata inviata alla Motorizzazione civile di Roma. Proseguono le indagini per vagliare eventuali responsabilità dei soggetti che, a vario titolo, si sarebbero occupati della sua 'pratica'.