19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Verona per cinque giorni capitale europea dell’energia da biomasse legnose

Al via l’8^ edizione di Progetto Fuoco

Stufe, camini, pellet, cippato e macchine per il taglio e la lavorazione del legno. Veronafiere si appresta ad ospitare Progetto Fuoco, la più importante rassegna internazionale dedicata agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione della legna

VERONA - Veronafiere conferma la propria attenzione  al comparto delle energie rinnovabili. Da mercoledì 22 al domenica 26 febbraio 2012, infatti, torna a Verona per l’8^ edizione Progetto Fuoco (www.progettofuoco.com), il più importante Salone mondiale a cadenza biennale dedicato agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione della legna. La manifestazione è stata presentata questa mattina,  nella sede della Fiera di Verona, dal Presidente di Veronafiere Ettore Riello, dal Direttore Generale dell’Ente Giovanni Mantovani, insieme  al Presidente  di PMT Aldo Rebuli e al Presidente di Aiel, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali  Marino Berton.

«Quello dell’energia prodotta da fonti rinnovabili come le biomasse legnose – spiega il Presidente di Veronafiere Ettore Rielloè un settore in continua  crescita  su cui Veronafiere ha sempre creduto e nel quale sta investendo molto in ottica della sostenibilità ambientale ed economica».

A conferma dell’importanza del Salone, i patrocini e le collaborazioni che Progetto Fuoco può vantare sono numerosi e significativi: Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari  e Forestali, Ministero per lo Sviluppo Economico, Regione Veneto, ITABIA, ENEA, Università degli Studi di Padova e AIEL.

Come prima rassegna del genere in Europa, Progetto Fuoco  richiama 553 espositori di cui 191 da 30 paesi del mondo. In mostra oltre 4.000 tra stufe e caminetti, senza dimenticare le caldaie, gli impianti industriali e le macchine per il  taglio del legno e la produzione di cippato e pellet. Sono 72.000 i metri quadrati espositivi netti, con 5 padiglioni di cui quattro dotati di un sistema di aspirazione dei fumi  che permette di tenere accesi più di 240 caminetti e stufe. Nel 2010 i visitatori sono stati oltre 60.000.

«Con Progetto Fuoco  – dichiara il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovanila  Fiera di Verona ha un presidio diretto di questo importante settore. Insieme alle altre manifestazioni  in portafoglio come Bio Energy Expo e la biennale Legno&Edilizia, la Fiera possiede un know how consolidato  che le attribuisce una leadership internazionale nel campo delle biomasse e delle energie rinnovabili».

Il settore delle biomasse, infatti, tra le fonti di energia rinnovabili, è quello che offre  i maggiori margini di crescita nei prossimi anni, soprattutto sul mercato italiano. Secondo il Piano energetico nazionale, nel 2020 le biomasse diventeranno la prima fonte energetica rinnovabile, con una quota di copertura dei consumi del 44 per cento, di cui il 60 per cento grazie proprio alle biomasse legnose.

Un trend di crescita in linea con lo sviluppo della manifestazione. Come conferma Aldo Rebuli, presidente della PTM, la società che cura per conto di Veronafiere l’organizzazione di Progetto Fuoco: «Dalla prossima edizione –  spiega – potenzieremo ancora di più le presenze estere che già oggi rappresentano il 35 per cento del totale degli espositori, in particolare  dai paesi dell’Est Europa, dal Nord e dal Sud America».

Progetto fuoco non è solamente caminetti e stufe hi-tech: durante la manifestazione ci saranno anche numerosi convegni e  workshop dedicati alle emissioni da combustione del legno, alla gestione forestale della risorsa e alle certificazioni internazionali sulla qualità del pellet. Si discuterà inoltre del nuovo decreto del Governo sul Conto Energia destinato agli apparecchi più virtuosi.  Senza dimenticare, sabato 25, l’appuntamento con «Veronafiere InConTra» dal titolo «Riscaldiamoci. Antidoti al Grande Freddo della crisi».

«Protagonisti di Progetto Fuoco sono quindi anche i contenuti –  conclude  Marino Berton, presidente di Aielche ruotano intorno a tre concetti chiave: filiera conveniente, innovazione ed economia».