31 luglio 2025
Aggiornato 10:00
Nel 2009-2010 prezzi fino a +25%, moto +35%

RC auto: Catricalą, i prezzi non scendono e c'č poca concorrenza

Non ha portato ad una maggiore concorrenza l'arrivo sul mercato delle compagnie telefoniche. Adusbef: «In 10 anni l'aumento delle tariffe ha raggiunto il +98%». Codacons: «Il Governo tolga la sovrattassa del 3,5%»

ROMA - Continuano a crescere in modo significativo i prezzi delle assicurazioni di auto e motocicli. Nel biennio 2009-2010 gli aumenti massimi registrati sono stati fino al 25% in pił per l'Rc auto e di oltre il 35% nel caso di un motociclo. A riferirlo il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalą, in un'audizione in commissione Industria del Senato.
I dati illustrati da Catricalą arrivano da stralci di un'indagine ancora in corso da parte dell'Autoritą e anche se «differiscono per profilo di assicurato, area geografica e tipo di compagnia, in media mostrano una tendenza al rialzo continuo. Considerando il periodo pił recente (2009-2010) - ha spiegato Catricalą - gli aumenti sono stati anche del 25% per un individuo che assicura un'autovettura e di oltre il 35% nel caso di un motociclo».
Non solo, nello stesso arco temporale, gli aumenti risultano «particolarmente significativi per talune tipologie di assicurato, di un quarantenne nel Nord Italia con un'autovettura di media cilindrata, per il quale il premio č aumentato di oltre il 20%; o anche - ha proseguito Catricalą - di un sessantacinquenne nel Sud con una auto di cilindrata medio/piccola per il quale il premio č aumentato del 15-20%; o ancora un diciottenne nelle Isole» che per il suo motociclo ha «registrato un +30%».

Non ha portato ad una maggiore concorrenza l'arrivo sul mercato delle compagnie telefoniche. Intanto perché «sono tutte gemmazioni di altre compagnie tradizionali appartenenti ai gruppi pił importanti» e poi perché «i dati mostrano» che le compagnie telefoniche tendono ad operare prevalentemente con i «soggetti che hanno meno sinistri e quelli che risiedono nelle regioni del Paese caratterizzate da una minore frequenza sinistri (Centro Nord)». Anzi, per Catricalą, «il canale pił evoluto appare pił limitato proprio nelle aree del Paese dove i premi sono elevati e ciņ per una scelta strategica delle imprese».

Il confronto internazionale inoltre dimostra che c'č un problema italiano. I dati disponibili indicano «che in Italia i premi per l'assicurazione RC auto sono cresciuti a tassi superiori alla media UE. In particolare, l'incremento medio nell'ultimo quinquennio dei premi per l'assicurazione dei mezzi di trasporto in Italia č stata quasi il doppio di quella registrata nella zona Euro».
C'č inoltre il tema delle frodi e anche qui le compagnie del nostro Paese non eccellono: il numero di quelle accertate «resta contenuto», mentre Catricalą ha fatto notare che «la situazione č molto diversa da quella di paesi come il Regno Unito o la Francia, dove si riesce ad accertare il quadruplo delle frodi nel primo e il doppio nel secondo. Le compagnie nel nostro Paese non ritengono conveniente svolgere un'adeguata attivitą di controllo sui sinistri».
Catricalą č infine tornato ad insistere su un «nodo» da lungo tempo irrisolto: «le imprese assicurative, come in genere gli operatori finanziari, risultano legati tra loro da cointeressenze che si risolvono in un numero rilevante di partecipazioni incrociate e nella moltiplicazione degli incarichi di direzione per le stesse persone fisiche che si trovano negli organi di direzione di imprese che dovrebbero essere tra loro concorrenti».

Adusbef: «In 10 anni l'aumento delle tariffe ha raggiunto il +98%» - «Come denunciamo da tempo immemorabile il rincaro delle tariffe Rc auto, di anno in anno, ha raggiunto livelli incredibili». E' quanto dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per assicurare la propria vettura - spiegano in una nota - i costi sono cresciuti di ben il 98% dal 2001 al 2011, di cui il 30% solo negli ultimi 2 anni. Addirittura, confrontando i rincari con le tariffe applicate nel 1994 si raggiunge un incremento di oltre il +186%.
«Tale crescita č inaccettabile, per di pił non ha alcuna giustificazione, questo appare evidente e lampante guardando ai dati relativi all'incidentalitą», che dal 2001 a oggi č diminuita del 22%.

Codacons: «Il Governo tolga la sovrattassa del 3,5%» - Gli italiani «continuano ad avere le tariffe assicurative pił care d'Europa». Lo afferma il Codacons, commentando la denuncia delll'Antitrust sugli aumenti delle polizze Rc auto. «Per questo - aggiunge - č pazzesco che il governo, tradendo le promesse elettorali, abbia deciso di mettere ancora una volta le mani nelle tasche degli italiani, consentendo alle singole province, con il federalismo fiscale, di poter innalzare le tasse sulle polizze Rc auto, con un'aliquota aggiuntiva del 3,5% sull'importo netto del premio. Aliquota che si aggiunge a quel 12,5% che ogni automobilista gią paga sulla propria assicurazione».
«E' giunta l'ora di eliminare l'obbligatorietą della Rc auto - afferma il presidente Carlo Rienzi - la sproporzione esistente tra il cittadino, costretto per legge ad assicurare la propria autovettura se vuole circolare, e le compagnie di assicurazioni, libere di praticare le tariffe che vogliono, crea queste distorsioni assurde del mercato, che non esistono in quei paesi dove non vige l'obbligo dell'Rc auto».