20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Welfare | Previdenza

Pensioni: per la Filca-Cisl bisogna legarle al tipo di lavoro

Pesenti (Filca-Cisl) non condivide le proposte di Confindustria e rilancia: «Bisogna parificare le aliquote e legare le pensioni al tipo di mansione, alla tutela nel posto di lavoro ed alle aspettative di vita del settore»

ROMA - «Alcune delle proposte contenute nel manifesto per la crescita redatto da Confindustria sono condivisibili. Una non lo è di certo: quella che definisce le modalità di intervento sulle pensioni. Per noi bisogna sì riformarle ma con la parificazione delle aliquote previdenziali per tutte le forme di lavoro e con il ricorso a pensionamenti legati al tipo di mansione, alla tutela nel posto di lavoro ed alle aspettative di vita del settore». Lo ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl. «La Cisl e la Filca sono contrarie sia all’aumento dell’età pensionabile che ad interventi sulle pensioni di anzianità, come suggerisce il manifesto della Marcegaglia. Invece riteniamo necessario e doveroso, per una questione di giustizia sociale, intervenire sulle pensioni dei lavoratori impegnati nei settori che seguiamo, vale a dire l’edilizia, il marmo, le cave. Non sfuggirà a nessuno che un conto è lavorare per 40 anni in un cantiere, su un’impalcatura o in una cava, un altro è stare seduti dietro una scrivania. A parte il capitolo pensioni anche noi, per i temi a noi più vicini come le infrastrutture, siamo pronti al dialogo ed al confronto. Solo una sinergia tra forze sociali e politiche può realizzare quei cambiamenti strutturali di cui il Paese ha urgente bisogno».