29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Adiconsum: «Chiediamo la revisione della procedura delle sanzioni»

Fisco dal 1° ottobre nuovi avvisi di pagamento

Pietro Giordano: «Equitalia aumenta gli interessi per i ritardati pagamenti, per le proprie provvigioni e per le sanzioni vanificando le misure a favore dei contribuenti»

ROMA - Partiranno il 1° ottobre p.v. i primi avvisi dell’Agenzia delle Entrate per chiedere ai contribuenti di pagare contributi non pagati (Irpef, Ires, Irap, Iva) e messi a ruolo, relativi agli anni dal 2007 in poi. Dopo 60 gg. Equitalia comincerà a richiedere ai contribuenti il pagamento integrale di detti contributi.

La richiesta da parte di Equitalia del pagamento - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - comporterà una moltiplicazione del debito dei contribuenti, a causa degli interessi di mora, delle provvigioni (aggi) e delle sanzioni con tassi prossimi all’usura applicati dall’Ente di riscossione. Una situazione non sostenibile da parte delle famiglie – prosegue Giordano - che va a vanificare le misure introdotte a favore dei contribuenti quali l’innalzamento a 8.000 euro per l’applicazione delle ganasce fiscali, a 20.000 euro per l’iscrizione dell’ipoteca sulla casa e l’allungamento a 72 rate della rateizzazione dei tributi dovuti. Quali le iniziative possibili?

Per Adiconsum sono necessari i seguenti provvedimenti:
• revisione della procedura delle sanzioni
• rateizzazione più lunga a semplice richiesta del contribuente
• cancellazione automatica delle ipoteche iscritte per importi inferiori a quelii previsti
• riforma dei reclami.

Si tratta – prosegue Giordano – di modifiche tutte possibili a costo zero per lo Stato. Infine, ma non ultima, chiediamo la modifica del sistema delle riscossioni dei tributi da parte di Equitalia, con ad esempio la possibilità per i contribuenti di pagare la sorte capitale del proprio debito con la remissione delle spese accessorie (interessi di mora, aggi e sanzioni) cumulate nel tempo. In questo modo molti contribuenti avrebbero la possibilità di mettersi in regola e lo Stato incamererebbe introiti immediati.