19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Mercato immobiliare

Mainetti (ad Sorgente): La finanza immobiliare è sana

«Il settore è più redditizio del mercato azionario. Il patrimonio immobiliare italiano è di circa 6 mila miliardi di euro; gli immobili in vendita hanno un valore di circa 200 miliardi di euro»

SANTA MARGHERITA LIGURE - Il settore immobiliare «esce pulito» dalle tempeste della finanza speculativa. Lo ha spiegato il professor Valter Mainetti, amministratore delegato di Sorgente Group SpA, che opera nel settore della finanza immobiliare, sottolineando che «fare della finanza immobiliare sana è possibile».

Il patrimonio immobiliare italiano - ha osservato Mainetti - «è di circa 6 mila miliardi di euro; gli immobili in vendita hanno un valore di circa 200 miliardi di euro. Quindi facendo un paragone con il mercato azionario, il nostro flottante è solo del 3,5%. Invece nel mercato mobiliare, a causa delle vendite allo scoperto, si moltiplicano le quantità. Secondo alcuni dati del Sole 24 Ore del 6 agosto - ha spiegato ancora - è possibile calcolare che nel mondo su 50 mila miliardi di azioni ci sono 466 mila miliardi di derivati. Trasponendo questo concetto alle compravendite immobiliari, è come se potessimo fare 20 compromessi per lo stesso immobile».

I fondi immobiliari, però, nonostante abbiano dato e diano «trasparenza e stabilità al mercato», ha lamentato Mainetti, sono stati «offuscati per tre motivi». Perchè «la normativa è stata approvata a fatica e in ritardo», perchè «sono nati fondi fiscali solamente per consentire ai sottoscrittori un sostanzioso risparmio di imposte, gestiti da SGR che hanno voluto vedere il proprio ruolo ridotto a quello di fiduciarie», ed anche perchè «alcuni fondi quotati hanno deluso le aspettative». D'altro canto, «alcuni immobili dal profilo alto sono molto appetibili». Come esempio, Mainetti ha portato quello delle «aste di palazzi a New York alle quali partecipiamo» che, ha detto, «sono sempre molto affollate». Il Gruppo Sorgente - ha proseguito nell'esempio - «effettuerà investimenti, prevalentemente immobili al centro storico e di profilo commerciale, per un valore di 300 milioni di euro in Italia e negli Stati Uniti, da qui a dicembre».

«Per capire quanto possa essere redditizio il settore immobiliare - ha concluso l'ad di 'Sorgente' -, può essere utile un ulteriore confronto con il mercato azionario. Un nostro studio mette in relazione il valore del Flatiron Building, immobile icona di New York confluito nel fondo Donatello di Sorgente Group, con i due indici azionari Dow Jones (che rappresenta le maggiori 30 imprese industriali statunitensi) e Standard & Poor's 500 (le 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione). Lo studio riporta tre dati significativi: mentre il rendimento medio del Flatiron tra il 1945 e il 2011 è dell'8%, il DJIA è del 6,5% e lo S&P500 è del 7,1%. L'immobiliare, quindi, vince su entrambi».