19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Famiglia & Redditi

Bonus bebè: il Governo discrimina gli italiani!

Il Codacons chiede sanatoria come per immigrati. Pronto esposto alla Corte dei Conti e denuncia in Procura per violenza privata

ROMA - Sulla vicenda del Bonus bebè ed in particolare sulla richiesta perentoria e aggressiva che il Ministero dell’Economia ha inoltrato ad 8000 famiglie chiedendo loro di restituire i mille euro percepiti, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma ipotizzando il reato di violenza privata (art. 610 Cod. Pen.). L’associazione chiede inoltre una sanatoria, dato che fu fatta, sempre sullo stesso argomento, per gli immigrati.
Nella legge finanziaria del 2007, infatti, era scritto che «le somme di cui all'articolo 1, comma 333, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, erogate in favore di soggetti sprovvisti del requisito di cittadinanza italiana, ovvero comunitaria, non sono ripetibili» ossia gli immigrati non dovevano restituire nulla.
Sarebbe, quindi, incredibile se quello che valeva per gli immigrati non dovesse valere anche per gli italiani, visto che l'errore è sempre lo stesso: l’assoluta buona fede di chi ha creduto alla lettera ingannevole del Premier mandata a casaccio anche a chi non ne aveva diritto (il Codacons, lo ricordiamo, ha denunciato la lettera per ingannevolezza all'Antitrust). Per gli immigrati erano state sanate persino le ingiunzioni emesse, mentre per ora si tratta solo di una lettera del Ministero. Per par condicio, dunque, quanto il Governo ha fatto nel 2006 per gli immigrati va fatto ora anche per i cittadini italiani, che altrimenti sarebbero ingiustamente discriminati.

Inoltre – prosegue l’associazione - è indispensabile una immediata circolare del ministro Tremonti che blocchi immediatamente le sedi periferiche del Ministero dall'inviare alla Procura competente per territorio la segnalazione di eventuali reati, dato che ci risulta che alcuni solerti burocrati locali stiano già procedendo in tal senso.
Le Procure di tutta Italia rischiano di essere intasate da 8000 processi, tutti assolutamente e rigorosamente inutili, dato che la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 40548 del 30 ottobre 2008, ha già assolto una mamma romena che aveva incassato il bonus bebè, sia per l'assoluta buona fede sia, soprattutto, perché la lettera firmata da Berlusconi la invitava a riscuotere l'assegno.
Insomma, se il Ministero procedesse sul piano penale si tratterebbe di una inutile spesa e di uno spreco ingente di denaro pubblico, per il quale il Codacons annuncia fin d'ora l'intenzione di procedere con un esposto alla Corte dei Conti.
Nel frattempo fioccano le segnalazioni dei consumatori pervenute al Codacons. Battuto ogni record di superamento della soglia sul reddito pari a 50.000 euro lordi: un genitore residente in provincia di Como si è visto richiede i mille euro percepiti per aver superato il tetto di appena 3 euro, per la precisione 3 euro e 84 centesimi.