25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Seminario Agia-Cia

«AgriYuo-Terra Giovane»: battesimo del progetto a Firenze

I giovani si confrontano sulla competitività delle imprese e la tutela del paesaggio, della biodiversità e del patrimonio rurale

FIRENZE - «AgriYuo-Terra Giovane» è partito. Il progetto, promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, in collaborazione con l’Agia-Associazione giovani imprenditori agricoli, ha avuto il suo battesimo a Firenze con primo seminario dal titolo «Dalla competitività dell’impresa alla tutela del paesaggio, del patrimonio rurale, della natura e delle biodiversità. Ricambio generazionale, affiancamento, Banca della terra». Obiettivo dell’iniziativa, che si svilupperà nei prossimi mesi con incontri pubblici interregionali e con una Conferenza finale europea, è quello di informare i giovani agricoltori sull’evoluzione della Politica agricola comune, in vista della riforma post 2013, e contemporaneamente di coinvolgere nel dibattito anche i giovani delle aree urbane, non addetti ai lavori, soprattutto navigatori della rete internet.

Il tema che anima il progetto, «Il futuro dell’agricoltura europea dipende dai giovani agricoltori: il ruolo della Pac attuale e di quella post 2013», è stato analizzato attentamente nel seminario fiorentino, dove il dibattito ha focalizzato i vari aspetti con i quali si devono oggi confrontare i giovani agricoltori. Tutti gli intervenuti hanno puntato sull’esigenza di favorire l’ingresso delle nuove leve in agricoltura e di assicurare gli strumenti opportuni per svolgere un’adeguata attività imprenditoriale.

Il seminario di Firenze, che si è articolato in un’intensa «due giorni» di lavoro (il 14 e il 15 luglio scorsi), ha fornito non solo spunti di riflessioni ma anche prime importanti risposte ai giovani, specie in vista dell’importante appuntamento comunitario rappresentato dalla nuova Politica agricola che darà una svolta significativa fino al 2020.

I giovani dell’Agia, che hanno animato il dibattito del seminario, non si sono limitati ad affrontare i problemi che oggi sono costretti ad affrontare nel loro lavoro in agricoltura, ma hanno dialogato con i loro coetanei cittadini attraverso uno scambio di idee e proposte, coinvolgendoli nelle sfide che il mondo agricolo è chiamato a superare. Insomma, un confronto a più voci per cercare di rendere sempre più incisiva l’azione dei giovani che operano in agricoltura e che possono dare un valido contributo alle mutate esigenze della società e del Paese nel suo complesso.
La questione del ricambio generazionale e degli ostacoli che incontrano i giovani agricoltori nella loro attività quotidiana hanno, comunque, fatto da sfondo alla «due giorni» fiorentina. Dai vari interventi è emersa chiara la necessità di dare certezze e soprattutto mezzi (anche di carattere legislativo) per uscire dall’attuale difficile situazione, dove un’asfissiante burocrazia, i costi produttivi in continua crescita, e i complessi problemi che impediscono all’avvio dell’attività imprenditoriale, rendono ardua l’iniziativa dei giovani.
«AgriYuo-Terra Giovane» vuole, quindi, essere un progetto capace di aprire nuove prospettive, di assicurare un confronto realmente incisivo e in grado di fornire le opportune garanzie che oggi i giovani agricoltori chiedono con sempre maggiore insistenza.

Il seminario di Firenze è stata, dunque, una prima importante tappa e ha subito dimostrato l’efficacia del progetto. Ai lavori, che hanno visto un dibattito intenso e costruttivo, sono intervenuti, fra gli altri, la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, Gianni Salvadori, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Leonardo Casini, Università di Firenze e Comitato scientifico della Cia, Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana, Alberto Giombetti, coordinatore della Giunta nazionale Cia, Luca Brunelli, presidente dell’Agia-Cia, Giuseppe Cornacchia, responsabile del Dipartimento Sviluppo agroalimentare e Territorio della Cia, Matteo Ansanelli, presidente di «Agricoltura è Vita», Antonio Sposicchi, segretario nazionale Agia, e Chiara Innocenti, della Direzione nazionale dell’Agia-Cia, che ha tenuto la relazione di apertura.
Come per gli altri seminari in programma (Palermo, Verona, L’Aquila e Bari) anche a Firenze sono stati presentati, direttamente dai protagonisti, tre casi di successo di imprese condotte da giovani. Ed è stata l’ occasione per informare i giovani agricoltori sugli sviluppi della Pac e sulle nuove opportunità offerte al mondo agricolo e per discutere come contribuire insieme a costruire futuro.

Nel corso dei lavori è emersa l’esigenza di favorire il ricambio generazionale anche attraverso azioni specifiche relative ai Piani di sviluppo rurale e di dare impulso all’affiancamento aziendale che, per l’Agia.Cia, rappresenta un’azione molto importante per cominciare a costruire un futuro imprenditoriale per i giovani.
Anche nei prossimi seminari verranno affrontate tematiche di rilievo: «Le risposte alle sfide legate ai cambiamenti climatici»; «Il dinamismo socioeconomico delle zone rurali»; «L’assetto del territorio»; «La salvaguardia della capacità di produzione dell’Ue a garanzia della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari».
Il programma del progetto si conclude, nella primavera del 2012, con una Conferenza europea a Roma, dove per tre giorni si discute del futuro della Pac con giovani agricoltori dei diversi Paesi membri dell’Ue e aderenti al Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori).

Documenti del seminario di Firenze saranno disponibili nel sito: www.agriyou.it