19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Manovra economica

Abolire le province. Il caso Sardegna

ADUC: «A cosa servono otto province non e' dato di sapere»

ROMA - Costano 16 miliardi di euro (!) e servono a poco o punto. Sono le province. Il caso più eclatante sono le province sarde, quattro delle quali istituite nel 2006. Oggi la Sardegna ha otto province: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Nuoro, Olbia-Tempio, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano, Sassari, con una popolazione complessiva regionale di 1.668.128 abitanti, che si ripartisce tra le otto province, tra Cagliari (543.310 abitanti, la più numerosa) e Ogliastra (58.389 abitanti, la più scarsa). A cosa servono otto province non è dato di sapere, o meglio, è chiaro a tutti. A cosa servono nuove istituzioni per governare un territorio povero di abitanti? A soddisfare le ambizioni di qualcuno, evidentemente! Istituire una provincia significa mettere in piedi un consiglio provinciale, una giunta, i presidenti di assemblea, di commissioni e della giunta stessa, organismi vari, personale, ecc.

Questo, nel concreto, significa che i contribuenti devono sborsare 16 miliardi per mantenere un apparato di 110 province che dovevano essere abolite nel 1970 con l'istituzione delle regioni. Sono passati 41 anni e le province non sono state abolite, anzi, sono aumentate di numero, come il caso Sardegna sta a dimostrare.
E il contribuente paga!

Primo Mastrantoni, segretario Aduc