2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Giappone

Occhio all'etichetta per il pesce del Mediterraneo

E’ quanto afferma ImpresaPesca della Coldiretti in riferimento ai dati allarmanti sul versamento in mare di acqua radioattiva proveniente dell'impianto nucleare di Fukushima

ROMA - Per controllare direttamente l’origine del pesce acquistato occorre verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la «zona Fao 37» se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo. E’ quanto afferma ImpresaPesca della Coldiretti in riferimento ai dati allarmanti sul versamento in mare di acqua radioattiva proveniente dell'impianto nucleare di Fukushima in Giappone. Nonostante il fatto che le importazioni di pesce dal Giappone siano praticamente trascurabili, per un valore che nel 2010 è stato di appena 700mila euro, vale la pena di cogliere l’occasione – sottolinea la Coldiretti - per preferire il pesce del Mediterraneo considerato anche che gli acquisti di pesce azzurro come alici e di triglie sono diminuiti del 12 per cento nel 2010, secondo una analisi ImpresaPesca Coldiretti. In sofferenza anche il pesce bianco con i consumi di merluzzi e naselli che - precisa Coldiretti ImpresaPesca - sono in calo addirittura del 13 per cento. Nessun problema quindi per il pesce mediterraneo ma anche - precisa la Coldiretti - per gli altri pesci utilizzati nei ristoranti giapponesi per la preparazione del sushi che vengono comunque acquistati localmente.