23 marzo 2025
Aggiornato 02:30
Tunisia

J'accuse del governo di Tunisi: Da Ue «cifre ridicole»

Il Ministro dell'Industria Chelbi a Roma per incontrare imprenditori. Pacchetto di aiuti da 258 milioni di euro entro il 2013 di cui 17 milioni sarebbero stati stanziati subito

ROMA - «Cifre ridicole»: così il ministro dell'Industria e della Tecnologia del governo di transizione tunisino, Afif Chelbi, ha definito gli investimenti annunciati dall'Unione Europea a favore della transizione democratica nel paese nordafricano. Durante un incontro con il governo tunisino di unità nazionale guidato da Mohammed Gannouchi, lunedì a Tunisi, il responsabile della politica estera Ue Catherine Ashton aveva annunciato un pacchetto di aiuti da 258 milioni di euro entro il 2013 di cui 17 milioni sarebbero stati stanziati subito.

«Durante la riunione con Ashton, il nostro ministro degli Esteri pensava di non aver capito bene. Mi ha chiesto: 'ma parla di milioni o di miliardi?'» ha raccontato Chelbi, seduto al fianco del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini durante una riunione fra imprenditori italiani e una delegazione dell'esecutivo di Tunisi oggi alla Farnesina. «Le cifre presentate dall'Ue sono ridicole» ha osservato il ministro tunisino. «Questo dimostra che l'Europa non ha realizzato la portata dell'evento storico, di ciò che sta avvenendo sulla sponda sud del Mediterraneo» ha aggiunto Chelbi.
«L'Europa - ha incalzato - non è stata all'altezza, spero ci sia un cambio di passo, una maggiore presa di coscienza da parte dell'Ue di cosa è stata e cosa significherà la rivoluzione tunisina - ha concluso il ministro - serve un cambiamento di mentalità, e per questo contiamo moltissimo sull'aiuto dell'Italia».