19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Oggi i contendenti in patto

Rcs, Montezemolo: Guardare avanti

Stamattina nella riunione del patto di sindacato di Rcs MediaGroup. Geronzi: «Il futuro delle Generali non è in perno delle partecipazioni incrociate»

MILANO - Stamattina nella riunione del patto di sindacato di Rcs MediaGroup Diego Della Valle e Cesare Geronzi si troveranno, con gli atri componenti del sindacato di controllo della holding editoriale del Corriere della sera, vis à vis dopo che il patron della Tods', nell'intervista rilasciata ieri a Gad Lerner per l'Infedele ha dichiarato che è proprio lui, il banchiere di lungo corso presidente delle Assicurazioni Generali, icona del potere, il suo obiettivo polemico e soprattutto che se fosse «libero di scegliere» sarebbe pronto «a salire, ma moltissimo, in Rizzoli». «Ne parlerò - ha aggiunto ieri sera riferendosi a tutte le questioni da lui poste - con gli amici del patto».

Giusto due settimane fa Della Valle, socio di Rcs con il 5,4% oltre che del Leone di Trieste, ha posto sul tavolo del consiglio di amministrazione del colosso assicurativo il tema dell'uscita dalla casa editrice di Generali (3,7% di Rcs) e quindi evidentemente del suo presidente, che siede nel patto della holding editoriale, delicato e complicato crocevia degli equilibri non solo finanziari, dai tempi di Capitalia. «Auspico - ha affermato oggi Luca Cordero di Montezemolo - che si guardi sempre avanti, come ha detto anche Diego Della Valle».

Un abbraccio all'offensiva che potrebbe mirare a colpire al cuore Cesare Geronzi nel momento in cui si indebolisce il premier? Il presidente di Generali attende che il pretendente scopra le carte, mentre il Financial Times online riporta, in un'intervista, che Geronzi «non vede un ruolo per la compagnia come punto di consolidamento potenziale nel sistema italiano attraverso la sua rete di partecipazioni incrociate che danno a Geronzi rappresentanza nei consigli di amministrazione di Banca Intesa Sanpaolo, Rcs Mediagroup e Telecom Italia».
In Piazza Affari si crede al movimento: il titolo ha chiuso in rialzo del 2,15% a 1,23 euro con lo 0,2% del capitale scambiato.