19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
A 24 ore dalla scadenza

Assunzioni precari della scuola, oltre 40mila ricorsi

La Legge 183/10 dà tempo fino domani per impugnare i vecchi contratti

ROMA - A poche ore dalla scadenza, fissata dalla legge 183/2010 per domani, fonti sindacali ed associative hanno comunicato di aver inviato al ministero dell'Istruzione decine di migliaia di ricorsi: l'obiettivo è quello di tenere in vita la possibilità di rivendicare l'acquisizione di una serie di diritti, relativi ai contratti stipulati prima dello scorso 24 novembre, tra cui l'assunzione a titolo definitivo, gli scatti automatici d'anzianità, riservati solo al personale docente, la ricostruzione di carriera non più parziale (oggi valgono per intero solo i primi quattro anni, ndr.), l'illegittimità del termine dei contratti al 30 giugno anziché al 31 agosto.

Solo attraverso la Flc-Cgil ed il Codacons, che ha avviato una class action, ne sono stati già inviati quasi 40mila. A cui vanno aggiunti quelli degli altri sindacati di settore, come la Gilda degli insegnanti, e dei diversi uffici legali che agiscono a livello individuale. Poiché la scadenza indicata dal collegato al lavoro è quella di domenica, coloro che dedicheranno all'ultimo potranno farlo entro domani: dovranno inviare i moduli di reclamo (fa fede la data di partenza della raccomandata, ndr.) al ministero dell'Istruzione, al proprio Ufficio scolastico provinciale ed alla scuola dove si presta servizio.

Per impugnare i contratti annuali (almeno tre), entro 60 giorni dall'entrata in vigore della nuova legge, i precari devono obbligatoriamente essere inseriti nelle graduatorie provinciali attraverso cui gli Usp immettono in ruolo il personale insegnante e non docente. In base alla nuova norma i contratti in corso, che scadranno a fine giugno o agosto, potranno essere impugnati entro 60 giorni dalla scadenza. Tutti i ricorsi dovranno poi essere depositato entro i successivi 270 giorni. Sino ad oggi solo due tribunali italiani, Crotone e Siena, hanno dato ragione ai precari ricorrenti con diversi anni di supplenze scolastiche alle spalle.