29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Francia

Spionaggio Renault, rischio licenziamento per tre dirigenti

In ballo ci sono alcuni dei progetti di sviluppo più innovativi della casa francese, in particolare le auto ecologiche. E il gruppo fa record di vendite

PARIGI - Saranno interrogati domani dai vertici dell'azienda e rischiano il licenziamento i tre dirigenti della Renault coinvolti nello scandalo dello spionaggio presso la grande casa automobilistica francese, uno spionaggio che avrebbe preso di mira i nuovi progetti delle auto elettriche che Renault sta sviluppando con Nissan.
I tre dirigenti al momento sospesi dal servizio sono convocati per domani pomeriggio a colloqui che potrebbero prefigurare il licenziamento, secondo fonti sindacali.
In caso di procedura di licenziamento la legge impone questi colloqui affinché la direzione possa presentare in dettaglio le sue accuse e i dipendenti, che saranno difesi dai rappresentati sindacali, possano rispondere. In caso Renault decida per il licenziamento, la direzione dovrà aspettare almeno 48 ore prima della comunicazione ufficiale.

In ballo ci sono alcuni dei progetti di sviluppo più innovativi della casa francese, in particolare quelli per le auto elettriche in cui Renault assieme alla giapponese Nissan ha già investito 4 miliardi di euro. I servizi segreti francesi starebbero puntando sulla «pista cinese» nella vicenda.

Record di vendite nel 2010 - Intanto però il gruppo - che al 15% è ancora proprietà dello Stato - proprio oggi ha annunciato un record di vendite nel mondo senza precedenti, ovvero 2,5 milioni di veicoli (incluse le sottomarche Dacia e Samsung Motors) vale a dire un +14% sull'anno 2010. Risultati che la casa prevede ancora in crescita per l'anno prossimo e sempre grande al mercato internazionale. E senza contare i veicoli elettrici: la dirigenza ha ribadito oggi che il 2011 sarà l'anno del varo di questi tipi di automobili ma solo nella seconda parte dell'anno.