Confagricoltura teme le reazioni sull’export
Per l'associazione degli agricoltori la vicenda tedesca rischia di incendiare le relazioni commerciali internazionali
ROMA - Sul caso diossina in Germania Confagricoltura teme ora le ripercussioni sull’export. Mentre in Germania si è circoscritta la contaminazione e si sono adottate precise misure per proteggere i consumatori - con 3000 aziende avicole, sulle 4400 sospese, che possono tornare a produrre e vendere - giunge la notizia che Slovacchia e Corea del Sud hanno sospeso le importazioni di uova e avicoli tedeschi (e Seoul anche di carne suina), mentre la Russia ha rafforzato i controlli sull’import di carne proveniente dall’Unione europea.
BLOCCO IMPORTAZIONI - «Purtroppo - sottolinea Confagricoltura - la vicenda tedesca rischia di incendiare le relazioni commerciali internazionali ed a farne le spese possono essere tutti i prodotti alimentari europei. Già si sono avute reazioni spropositate e siamo preoccupati che altri Paesi si aggiungano con limitazioni e blocchi alle importazioni provenienti non solo dalla Germania».
«Confagricoltura chiede alla Commissione europea che, di concerto con le autorità tedesche, intervenga immediatamente per evitare strumentalizzazioni e misure protezionistiche e per rassicurare i mercati internazionali che la qualità e la salubrità dei prodotti agricoli europei, Italia in primis, è garantita in modo assoluto».