19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Caso diossina in Germania

«I consumatori chiedono garanzie immediate»

Il Presidente di Confagricoltura Vecchioni: «Non interventi da attuare. dobbiamo dire loro che il sistema dei controlli funziona correttamente»

ROMA - «I consumatori si attendono garanzie immediate sulla salubrità dei prodotti alimentari in vendita. Non quello che si dovrà fare, ma quello che si sta facendo. Dobbiamo dire loro che il sistema attuale dei controlli degli alimenti è assolutamente affidabile; tutto il resto non conta». Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni che ritorna sul «caso diossina in Germania».

Prosegue Federico Vecchioni: «L’etichettatura - che Confagricoltura chiede che venga regolamentata a livello europeo e su cui la Commissione ed il Parlamento europei stanno lavorando - è importante nell’ottica della trasparenza e della corretta informazione dei consumatori. Ma non è stata ancora varata. C’è però un sistema di controlli avviato all’indomani della vicenda Bse che, a quanto ci dicono le autorità sanitarie europee, tedesche e italiane, sta funzionando a dovere. Si basa sulla tracciabilità che è anche rintracciabilità delle singole partite contaminate che permette di individuare, circoscrivere e fronteggiare le situazioni anomale».
«Insomma – aggiunge il presidente di Confagricoltura - il sistema dei controlli europei funziona a dovere; c’ è un monitoraggio costante di quanto viene immesso in vendita, controllato lungo tutte le fasi della filiera, produzione-trasformazione-distribuzione. In Germania l’allarme non è scattato immediatamente perché ci sono stati comportamenti criminali che hanno impedito che ciò accadesse».

Il consiglio di Confagricoltura è comunque, in questa fase, quello di consumare italiano. «Ogni singolo uovo – ricorda Vecchioni - ha sul proprio guscio un codice identificativo che indica il Paese di provenienza. Se il codice alfanumerico contiene la dicitura IT è prodotto in Italia».