28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Le richieste di 20 regioni ortofrutticole

Da Macfrut la «Carta di Cesena»

Documento siglato dagli Assessore delle maggiori regioni ortofrutticole. L’accordo di Coop Italia con i produttori di uva – Gli appuntamenti di giovedì

CESENA - Macfrut 2010 è iniziato. Mercoledì 6 Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena e Tiberio Rabboni, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, armati entrambi delle tradizionali forbici, hanno inaugurato la 27a edizione della maggior rassegna ortofrutticola del Mediterraneo.
Macfrut si presenta già dai suoi primi attimi con una certa «grinta»: stand rinnovati e di sicuro effetto, produttori ed operatori consapevoli che occorre muoversi nel senso giusto e che la rassegna di Cesena è la sede ideale per affrontare le questioni e puntare alla loro risoluzione.

E una grande «spinta» è venuta da quella che ormai da tutti viene definita la «CARTA di CESENA». Il documento
Il rilancio del settore ortofrutticolo è alla base del documento presentato dall’Assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni per il rilancio del settore ortofrutticolo europeo e sottoscritto da venti Regioni europee in vista dell’imminente rinnovo della Politica Agricola Comunitaria (PAC).
L’importante momento programmatico si è svolto nell’ambito del Primo Forum Europeo delle Regioni Ortofrutticole, tenuto a Cesena all’apertura di Macfrut, mercoledì 6 ottobre. I firmatari chiedono una politica specifica per la PAC, incentrata sull’aggregazione delle imprese produttive, l’innovazione ed i programmi operativi. Le Regioni auspicano anche una maggiore trasparenza nei rapporti con la grande distribuzione e la nascita di un network comune per la promozione dei prodotti. Sottolineata inoltre l’importanza di un Osservatorio europeo sui prezzi, un piano di difesa delle produzioni più sensibili alla concorrenza e una maggiore reciprocità nelle esportazioni. Ultimo, ma non meno importante, il tema del ricambio generazionale e della formazione, indispensabili per il rilancio del settore. Basi comuni su cui lavorare sintetizzate nel testo in dieci punti, da sottoporre anche all’attenzione del Ministro Giancarlo Galan, atteso a Macfrut venerdì 8 ottobre intorno alle ore 14.

La prima giornata di Macfrut è stata caratterizzata anche da alcune iniziative di colossi della Grande distribuzione nazionale ed internazionale. Conad ha riunito la propria commissione Ortofrutta, Coop Italia ha presentato le proposte rivolte alle produzioni regionali, la francese Pomona ha illustrato strategie e opportunità e la tedesca Edeka ha tenuto la sua Convention.
Utilizzare la grande distribuzione per sostenere il consumo di ortofrutta, promuovendo la qualità e la tipicità delle regioni italiane. E’ il senso di un protocollo che Coop Italia ha firmato con le Regioni Puglia, Calabria e Sicilia. E non a caso è stato Scelto di presentarlo nell’ambito di Macfrut.
«I produttori di ortofrutta – ha esordito il presidente di Coop Vincenzo Tassinari – non devono prendersela con i venditori per i bassi prezzi. Il problema non sta lì, ma nel sottoconsumo di frutta e verdura da parte del consumatore italiano. A questo bisogna rimediare con una forte opera di educazione. L’aumento delle vendite aiuterà i produttori e per vendere bisogna comunicare bene e non smettere di farlo».

Per questo il protocollo mira prima di tutto a creare un rapporto trasparente tra produttori e Gdo, prevedendo anche prezzi minimi d’acquisto per la merce, offrendo una piattaforma nazionale per la distribuzione. I primi prodotti ad essere distribuiti da Coop nell’ambito del protocollo saranno l’Uva e, il mese prossimo, le Clementine. Jean Pierre Chaput, direttore Pomona, ha spiegato che «Siamo nati circa cento anni fa, stoccando e distribuendo banane che arrivavano dai territori francesi d’oltremare. Ma abbiamo saputo cogliere nel tempo le sollecitazioni che arrivavano dai vari interlocutori del mercato: GDO, ristorazione sociale e commerciale, attività commerciali specializzate, piccoli e medi punti vendita». «Oggi abbiamo diverse divisioni che si occupano di prodotti diversi, tutti basati sulla filiera del fresco. Ogni anno commercializziamo 500.000 tonnellate di merce in tutta la Francia, grazie anche ad una forza commerciale ingente fatta di 500 rivenditori specializzati e 150 buyers. I nostri prodotti e marchi - ha concluso- si basano su una politica di garanzia molto severa che impatta su tutta la filiera produttiva con un sistema qualità che garantisce frutti saporiti e verdure croccanti e tenere. Macfrut rappresenta per noi un’occasione ideale per trovare nuovi spazi di collaborazione con i produttori italiani e non solo».

L’ultima frontiera della logistica? Un ripensamento generale dell’intera filiera. Al convegno promosso dal mensile Food è stato Giuseppe Maldini, responsabile di Orogel Fresco, a lanciare la sfida a tutti gli attori del sistema: «Dobbiamo mettere la testa a posto per far rimanere in piedi l’agricoltura italiana. I costi delle piattaforme logistiche oggi gravano in gran parte sulle spalle degli agricoltori. Ed in certi casi il valore del prodotto trasportato non raggiunge il costo del trasporto. Anche l’ottimizzazione dei costi, poi, può spingersi fino ad un certo punto. Per questo è essenziale che tutti gli attori restino uniti, facendo catena». Concetti condivisi da Giorgio Melegari, di Agrintesa. «In Italia i costi sono superiori del 50 per cento alla media europea –ha spiegato Luca Lanini, docente all’Università Cattolica di Piacenza– mentre i processi di lavorazione e confezionamento incidono dal 35 al 50% sul costo del prodotto. La presenza di 300 imballi diversi per pesche e nettarine, per fare un esempio, non aiuta».
Intanto, giovedì 7, a visitare Macfrut ci sarà anceh l’atleta mondiale Josefa Idem.

Gli appuntamenti di Giovedì 7 ottobre
Ore 9.30 – Sala Verde – Convegno
La genomica, nuova frontiera tecnologica al servizio della frutticoltura

Ore 10.00 – Sala Europa - Convegno
Economicità, sostenibilità ambientale e qualità per l’ortofrutta con nuove sinergie fra macchine, imballaggi e logistica: analisi su una piattaforma di standardizzazione comune per materiali e tecnologie a vantaggio della filiera di frutta e verdura.
Ore 10:00 – Sala Agricoltura – Convegno Strategie d’intervento a residuo zero
Ore 10:00 – Sala Delegazioni - La filiera naturalmente integrata: i vantaggi per una moderna agricoltura
Ore 14:30 – Sala Agricoltura – Conferenza Stampa
Presentazione degli operatori dei centri Agroalimentari all’Ingrosso
Osservatorio Crediti FedagroMercati - Osservatorio Prezzi –ISMEA/ FEDAGROMERCATI
Ore 15:00 - Sala Europa - La filiera orticola di qualità parte dal seme
Promosso da ASSOSEMENTI Gruppo ORTO-WIC
Ore 15:00 - Sala Verde – Tavola Rotonda
Insegnare e apprendere le buone abitudini alimentari a scuola.
Casi e strategie nell’esperienza degli operatori di frutta nella scuola
Promosso da ALIMOS
Ore 15:00 Sala Delegazioni - Presentazione
Più forti con Farproagro
Promosso da FARPROMODENA
Ore 16:30 - Sala Agricoltura - Workshop
Opportunità di investimento e commerciali in Moldava, Romania e Ucraina