19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Cesena Fiera, 6-8 ottobre 2010, Padiglione G

Orto wic al Macfrut 2010

L’Associazione nazionale che in seno al Gruppo Orto wic raccoglie le aziende professionali del settore orto sarà protagonista della manifestazione cesenate

BOLOGNA - Le aziende sementiere aderenti al Gruppo Orto wic di Assosementi saranno presenti alla prossima edizione del Macfrut, il Salone internazionale della filiera ortofrutticola in programma a Cesena dal 6 al 8 ottobre 2010, in un’area comune denominata «Road to quality». Inoltre, giovedì 7 ottobre il Gruppo Orto wic sarà protagonista presso la Sala Europa di Cesena Fiera con il convegno dal titolo: «La Filiera orticola di qualità parte dal seme».

La vetrina internazionale del Macfrut offrirà alle aziende aderenti al Gruppo Orto wic l’occasione per far conoscere alla filiera orticola il progetto di valorizzazione e tutela del ruolo della ricerca genetica quale motore insostituibile dell’innovazione varietale e del miglioramento qualitativo delle produzioni nazionali.
«Anche quest’anno abbiamo deciso di partecipare congiuntamente all'appuntamento con il Macfrut perché siamo consapevoli di dover esercitare un ruolo attivo e propositivo nello sviluppo della filiera, mettendo a disposizione di tutti le nostre conoscenze e creando nuove sinergie a vantaggio dell’intero sistema», sottolinea Alessio Pigozzi, coordinatore del Gruppo Orto wic di Assosementi. «L’auspicio è quello di riuscire a condividere con tutti gli attori della filiera, IV Gamma e GDO compresi, percorsi comuni per valorizzare le produzioni e l’importanza del seme di qualità».

La costante ricerca di varietà innovative, la vendita di seme di alta qualità e la tutela varietale sono i valori che tutte le aziende del Gruppo sono impegnate a condividere e che saranno argomentati nel corso del convegno «La Filiera orticola di qualità parte dal seme».
I lavori si apriranno alle ore 15,00 con una relazione introduttiva sul tema: «Come la ricerca varietale arriva sulle nostre tavole». A seguire, sono previsti approfondimenti sulle esigenze della produzione e della distribuzione, sul ruolo dell’Ente pubblico e sulle opzioni a disposizione dell’interprofessione per sviluppare le strade della qualità.
«Le innovazioni che arrivano dalla ricerca offrono vantaggi a tutti gli attori della filiera: dal coltivatore, che può avvalersi del materiale genetico più adatto alle diverse condizioni di coltivazione, alla GDO, che può contare su una migliore shelf life e quindi su una gestione più ottimale del prodotto, al consumatore, che può disporre di prodotti con più elevate proprietà nutritive», sottolinea Pigozzi.