27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Buoni pasto

Ricorso contro la maxi-gara Consip – bloccata l’aggiudicazione

L’Aieb-Confesercenti vuole mettere in guardia sui rischi legati ad una logica che di fatto premia il massimo ribasso

ROMA - E’ ora di mettere fine al «monopsonio» rappresentato dalla Consip, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che effettua gli acquisti per la Pubblica Amministrazione. Importanti operatori del settore stanno mettendo in atto le opportune contro-misure per contestare gli esiti della gara indetta per il servizio Buoni Pasto per pubblici dipendenti. Una gara che, con un valore di 820 milioni di euro, rappresenta un vero e proprio «monopsonio» nel settore dei buoni pasto: un solo compratore che, non solo fissa l’entità dell’acquisto, ma di fatto causa una definizione dei prezzi diversa da quella che sarebbe generata dalla libera concorrenza.

L’Aieb-Confesercenti, Associazione Italiana Emettitori Buoni Pasto, vuole mettere in guardia sui rischi legati ad una logica che – anche se introduce elementi qualitativi – di fatto premia il massimo ribasso.
Una logica, perseguita ormai da troppi anni, che ha portato ad un abbassamento della qualità del servizio nel settore e ad una perdita dei margini per i ristoratori convenzionati. Infatti, le economie che gli operatori aggiudicatari offrono allo Stato, sotto forma di sconto, vengono recuperate sul mercato e, in particolare, sulle spalle del commercio di prossimità.

Gli elevati sconti offerti alla Pubblica Amministrazione sono infatti giustificabili solo ripercorrendo la filiera del buono pasto: emesso per un dato valore facciale, ma rimborsato agli affiliati al netto della commissione richiesta con lentezza e inaffidabilità nei tempi di pagamento. Iter sul quale si incastonano altresì i c.d. «servizi aggiuntivi» che, spesso sottovalutati o trascurati del tutto, alla fine si rivelano fonte di ulteriori significativi oneri e malcontento in capo agli affiliati.
È proprio su tali punti che si concentra AIEB, sostenendo la necessità di garantire un servizio migliore in termini economici e qualitativi, sia rispetto all’utente finale sia verso i ristoratori affiliati.
«I presupposti per l’annullamento della gara appaiono più che fondati - ha dichiarato Paolo Musazzi, Presidente AIEB - e la nostra Associazione intende tutelare il settore, andando a fondo nell’azione di difesa del servizio sostitutivo di mensa aziendale. Diversi nostri associati hanno effettuato delle verifiche e molti ristoratori interpellati hanno negato di avere sottoscritto certe convenzioni. Quello che chiediamo è una maggiore trasparenza e regole più chiare.»