Ora è Bratz a fare causa a Barbie
La risposta della Mga Entertainment: «Spionaggio industriale dalla Mattel»
SANTA ANA - E' guerra nel mondo dei giocattoli: Bratz ha fatto causa a Barbie, in quella che appare come l'ultima puntata di una saga che si trascina da tempo. Mga Entertainment, la società californiana che ha lanciato l'anti-Barbie, ha risposto alla causa intentata due anni fa da Mattel, accusando la concorrente di spionaggio industriale, con una denuncia presentata alla corte federale lo scorso lunedì.
Accuse di spionaggio - Mga sostiene che alcuni dipendenti di Mattel, con il via libera dei dirigenti, avrebbero rubato alcune idee di prodotto, listini prezzi e soprattutto le strategie pubblicitarie di aziende concorrenti, tra cui anche Hasbro e Sony. Mattel nega seccamente le accuse, sostenendo di non aver mai mandato i propri dipendenti, muniti di badge falsi, a spiare negli showroom delle fiere internazionali degli altri produttori di giocattoli. La corte federale ha deciso di esaminare il caso il prossimo gennaio.
La storia si trascina da tempo: nel 2008 la corte federale aveva dato ragione a Mattel, che aveva per prima intentato causa contro la rivale. Mattel sosteneva che il creatore delle Bratz era ancora sotto contratto con lei nel periodo in cui stava le disegnando per la Mga. In quell'occasione, Mga aveva dovuto pagare 100 milioni di dollari e aveva perso la proprietà del marchio Bratz, che era stata data a Mattel, che ha sede a El Segundo, in California.