19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Giocattoli

Barbie contro Bratz: Mattel dovrà pagare 310 milioni dollari

Vince Mga Entertainment, ma l'impero della Barbie non si dà per vinto

NEW YORK - Continua la battaglia tra Davide e Golia dei giocattoli. Mga Entertainment, la società che produce le bambole Bratz, semisconosciuta fino al 2001, quando lanciò sul mercato le bambole dalla testa grande, le labbra carnose e l'abbigliamento sexy, ha vinto l'ultima puntata della disputa legale con Mattel. La società di El Segundo dovrà pagare a Mga Entertaiment 310 milioni di dollari in danni e spese legali. Ma non è finita qui, e l'impero di Barbie non si dà per vinto. «Crediamo che la sentenza non sia supportata da prove o dalla legge» ha detto Mattel, «andremo avanti per trovare una soluzione ragionevole a questa causa».

La battaglia legale che ha appassionato la California era cominciata nel 2008 quando Mattel aveva accusato il creatore delle Bratz, Carter Bryant, di non aver rispettato «l'accordo sulle invenzioni». Secondo il colosso dei giocattoli, Bryant lavorava ancora per Mattel quando aveva raggiunto l'accordo per la produzione delle Bratz con la rivale Mga Entertainment. Nel 2008 una sentenza di una giuria di Riverside aveva dato ragione a Mattel, decidendo che il produttore delle Bratz doveva pagare al produttore delle Barbie 100 milioni di dollari di danni. Ma ad aprile del 2011 la situazione è stata completamente ribaltata. La sentenza della giuria federale di Santa Ana si era espressa in favore di Mga Entertaiment, sostenendo che «Mattel non ha presentato prove a supporto della violazione del diritto d'autore», anzi era il colosso di El-Segundo ad aver rubato segreti industriali a Mga Entertaiment. Secondo la sentenza di aprile l'impero di Barbie doveva pagare al produttore delle Bratz 88,5 milioni di dollari di danni, una cifra irrisoria secondo gli avvocati di Mga Entertaiment che nella sentenza di ieri ha spuntato un risarcimento di 310 milioni di dollari in totale.
Bryant sostiene di aver inventato le Bratz nel 1998 mentre era in congedo da Mattel e viveva in Missouri.

L'avvento delle bambole multietniche dalle pose ammiccanti ha corroso il primato delle bionde Barbie. Cinque anni dopo il debutto nel 2001, 125 milioni di Bratz erano stati vendute in tutto il mondo, conquistando il 40 per cento del mercato delle bambole, sempre di più vicine alla quota di mercato di Barbie che è del sessanta per cento. Dal 1959 Barbie è l'icona di plastica delle bambine di tutto il mondo.