19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Maltempo

La vendemmia si prevede in ritardo

Confagricoltura: «Sul calendario arriva l’estate ma il maltempo imperversa. Mandrie e greggi in difficoltà in montagna»

ROMA - Oggi il calendario segna l’inizio dell’estate ma è ancora allerta maltempo nelle campagne di tutta Italia. La situazione viene costantemente monitorata da Confagricoltura, con le proprie sedi territoriali. L’instabilità meteo, i nubifragi, il vento forte, le trombe d’aria, le grandinate, le frane e gli smottamenti, le esondazioni dei corsi fluviali, gli allagamenti, hanno causato danni anche ingenti in molte zone d’Italia.

Il bollettino - riferisce l’Organizzazione - è pesante: raccolti cerealicoli e ortofrutticoli persi, campi impraticabili per gli allagamenti ed il fango, strutture e serre danneggiate.

A preoccupare molto Confagricoltura c’è anche la brusca discesa delle temperature, soprattutto in montagna, che sta creando forti disagi alla pastorizia.

Da Bolzano, Trento, Belluno giunge la notizia che il freddo anomalo e la neve ricomparsa ad alta quota (si tenga presente che ci sono malghe anche oltre i 2000 metri) rendono la vita difficile al bestiame negli alpeggi estivi. «Non dimentichiamo - ricorda Confagricoltura - che, dato il rigore dell’inverno, i pascoli sono insufficienti, mentre il freddo non stimola la produzione di latte da parte degli ovini».

Sul fronte vitivinicolo, poi, si prevede una vendemmia posticipata. «La maturazione delle uve è in ritardo di una quindicina di giorni - avverte Confagricoltura - e i viticoltori stanno sostenendo costi straordinari per la difesa della vite dalle malattie causate dalla piovosità continua».

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli fa presente come siano molte le richieste di stato di calamità naturale alle Regioni per le aree devastate dal maltempo. Solo per i danni dei mesi scorsi servirebbero centinaia di milioni di euro, ma di fatto c’è disponibile solo un fondo della Protezione Civile, assolutamente insufficiente a coprire le conseguenze degli eventi calamitosi.

Da diversi anni la strada scelta è quella delle polizze agevolate pluririschio e multirischio sulle rese che, di fatto, è l’unica certezza di ristoro per i produttori. Per questo - sottolinea Confagricoltura - è importante che venga mantenuto e rafforzato l’intervento pubblico sulle assicurazioni agevolate.