18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Assicurazioni

RC auto, Isvap: basta aumenti, indagine sulle compagnie

Il Presidente Giannini: «In un anno rialzi a 2 cifre, prezzi doppi rispetto all'Europa»

ROMA - Basta con gli aumenti delle tariffe per la Rc auto. È il forte richiamo lanciato dall'Isvap alle compagnie assicurative, su cui l'Authority ha aperto un'indagine per verificare se il livello dei premi sia giustificato, in particolare nel Mezzogiorno. La Rc auto - ha affermato il presidente dell'Isvap, Giancarlo Giannini, nella relazione annuale per il 2009 - è il tallone d'Achille del sistema assicurativo e «la valutazione dell'Autorità sugli aumenti tariffari è nota e non può che essere ribadita: non è la risposta corretta, è solo la leva più immediata e a più rapido effetto in un mercato in cui il cittadino è obbligato ad assicurarsi».

Nel 2009, ha spiegato Giannini, il buon andamento della gestione finanziaria ha consentito di contenere in meno di 100 milioni le perdite del comparto, ma alle difficoltà le imprese hanno reagito azionando la leva degli aumenti tariffari. Nel periodo tra aprile 2009 e aprile 2010 sono aumentate a due cifre le tariffe medie ponderate per tutte le tipologie di assicurati. E in alcune zone del Sud sono stati rilevati, in particolare per giovani e neopatentati, livelli di premi estremamente elevati, anche oltre 7mila euro per assicurare un'auto di media cilindrata. Per questo, l'Isvap «ha aperto una indagine per verificare se tali livelli siano giustificati sul piano tecnico o non integrino piuttosto la fattispecie dell'elusione dell'obbligo a contrarre, cui per legge le imprese sono tenute».

Il costo finale della Rc auto, ha sottolineato il numero uno dell'Autorità, è determinato da numerosi fattori «di carattere anche esogeno tipici del nostro Paese, dallo stato delle strade all'elevata incidenza delle lesioni denunciate, ma il confronto con quanto accade nei paesi europei deve comunque far riflettere». In Italia il premio medio è praticamente doppio che in Germania, Francia e Spagna (407 euro contro rispettivamente 222, 172 e 229) e l'andamento degli indici dei prezzi delle assicurazioni dei mezzi di trasporto nel periodo 2002-2009 mostra per l'Italia un aumento cumulato quasi triplo: 17,9%, contro il 7,1% della media europea.