28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità

Undici nuove imprese nel Marchio Tuscia Viterbese

Sale a 156 il numero di licenziatari che aderiscono al progetto della Camera di Commercio di Viterbo

VITERBO - Nell’ultima seduta del Comitato di Gestione e Controllo del Marchio collettivo Tuscia Viterbese sono state ammesse undici imprese a fregiarsi del marchio dalla «doppia T» per le loro produzioni tipiche di qualità di olio, vino, pane, dolci e miele.
Raggiunge così quota 156 il numero di licenziatari del Marchio Tuscia Viterbese, istituito dalla Camera di Commercio di Viterbo e rilasciato esclusivamente alle imprese operanti nella provincia di Viterbo per prodotti realizzati con materie prime di origine garantita, seguendo metodiche che rispettano la tradizione, l’ambiente, la sicurezza igienica e sanitaria, secondo quanto previsto da appositi disciplinari.

Questi i nuovi licenziatari:
PASTICCERIA E PRODOTTI DA FORNO: Fabio Saleppico (Acquapendente), Pulvano Dino (Acquapendente), Panificio Zamperini & Caprasecca (Acquapendente), Pasticceria cioccolateria Santori (Castiglione in Teverina), Panificio Anselmi (Viterbo), Consorzio «Freschi di forno» (Graffignano).
MIELE E PRODOTTI APISTICI: Az. Agricola Cianchi Paolo (Vitorchiano), Az. Agricola Cimarello Luigi (Montefiascone), Az. Agricola Peparello Aldo (Tarquinia).
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA DOP TUSCIA: Cooperativa Agricola Cesare Battisti (Vetralla), Az. Agricola Cimarello Luigi (Montefiascone).
VINI DOC E IGT: Az. Agricola Trebotti di Botti (Castiglione in Teverina).

«Aver superato quota 150 aziende aderenti al Marchio Tuscia Viterbese – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera bdi Commercio di Viterbo – è un traguardo che ci inorgoglisce e ci sprona a insistere per valorizzare con un unico brand le produzione tipiche di qualità, in modo che le nostre aziende siano più competitive. In tal senso, oltre agli aspetti di promozione, stiamo lavorando anche sul fronte della distribuzione e commercializzazione che soprattutto nel mercato di Roma spesso rappresenta un ostacolo difficoltoso».