29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Un caso a Bombay

La Tata Nano costa poco, ma prende fuoco

Il proprietario: «Adesso mia moglie non vuole nemmeno una Mercedes»

BOMBAY - Costerà anche poco la Tata Nano, ma rischia di farti finire arrosto. Questo almeno è l'inconveniente accaduto a Satish Sawant, un giovane ingegnere indiano, quando ha ritirato la sua Nano argento metallizzato nuova fiammante, anche troppo. La sua prima auto, che ha orgogliosamente inaugurato con il resto della famigliola, la moglie e il figlio di cinque anni. Pochi minuti a bordo e dal motore, che è collocato nel posteriore dell'auto, ha iniziato ad uscire fumo. Poi è scoppiato l'incendio.

COSTA 2.500 DOLLARI - «Adesso mia moglie non ne vuole più saperne di un'auto - si è lamentato Sawant, raggiunto telefonicamente presso la sua abitazione a Bombay - nemmeno se fosse una Mercedes».
Un caso estremo che tuttavia riaccende le questioni attorno alla sicurezza di questa vettura, che il gruppo indiano ha voluto rendere suo cavallo di battaglia. Il modello base costa circa 2.500 dollari in India, e la Nano è stata concepita per innescare una sorta di rivoluzione automobilistica nel Subcontinente, dando accesso alle quattro ruote a molte famiglie finora escluse dai costi. Peraltro Tata punta a lanciare la Nano anche in Europa, nel 2011, e successivamente anche negli Usa.
Ma bisognerà regolare la questione di sicurezza e difetti, perché se questo episodio viene ritenuto un caso a sé stante dalla società, che ha avviato una indagine sull'accaduto, non è la prima volta che giungono notizie di problemi alla Nano. Già in occasione del lancio, un anno fa, si erano registrate lamentele, e l'autunno scorso tre clienti avevano segnalato fumo dal motore. Tata aveva imputato la questione a un difetto dell'impianto elettrico, che era stato risolto.