Silb-Fipe: discoteche sicure, circoli privati a rischio
«L’assenza di controlli preventivi e di esercizio di attività nei circoli e nei rave party porta a queste conseguenze imperdonabili»
ROMA - «Siamo molto addolorati per quanto è accaduto. Le morti sono sempre da piangere tutti assieme. Tuttavia, è doveroso sottolineare che l’incidenti che ha causato il decesso di quattro persone non è avvenuto in una discoteca, bensì in un circolo privato». A fornire la precisazione è Renato Giacchetto, presidente Silb-Fipe, l’associazione che riunisce i locali di intrattenimento e danzanti.
«L’assenza di controlli preventivi – precisa Giacchetto – e di esercizio di attività nei circoli e nei rave party porta a queste conseguenze imperdonabili. Non va dimenticato infatti che a tramutare in tragedia un incidente già serio è stata la mancanza delle più elementari norme di sicurezza. La porta di uscita era chiusa a chiave e il circolo culturale non ha organizzato una festa per i suoi iscritti, ma ha affittato il locale a terzi. Attività che non poteva assolutamente svolgere».
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