28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Telecomunicazioni

Federconsumatori: urgono investimenti per la banda larga

«Infrastruttura fondamentale per la competizione e lo sviluppo del paese»

ROMA - È oramai improrogabile che il Paese si doti di una infrastruttura di TLC all’altezza dei tempi, basata fondamentalmente sulla banda larga.
«Ciò avrebbe una ricaduta molto importante sulla qualità dei servizi da offrire all’utenza e una ripercussione importante sulla produttività del sistema Italia, oltre a garantire anche un ridimensionamento del digital divide, che ancora esclude una buona parte del Paese dalle opportunità offerte da parte di questa infrastruttura» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

La dotazione di una rete tecnologicamente avanzata è un elemento fondamentale e discriminante per la competitività a livello internazionale, soprattutto in un contesto mondiale sempre più orientato in direzione dello sviluppo tecnologico. Sono necessari, pertanto, ingenti investimenti per dotarsi di una rete al passo con i tempi ed in grado di assicurare un futuro in crescita per la nostra economia.

Gli investimenti promessi dal Governo, però, continuano a farsi attendere: tempo fa si era parlato di un piano di 800 milioni, è di questi giorni la notizia che il CIPE dovrebbe stanziare 400 milioni di Euro… ma di questi provvedimenti, finora, non si è vista neanche l’ombra!
Per il bene del Paese è indispensabile, invece, non perdere più tempo, individuando metodologie e sistemi che permettano un ammodernamento della rete anche attraverso il coinvolgimento di operatori ed imprese private, ma sempre ferma restando la questione fondamentale della proprietà Telecom e della non pubblicizzazione della rete stessa.
Infatti, l’esperienza fallimentare di una rete a sé stante e gestita dal pubblico, già sperimentata, è stata a suo tempo superata positivamente dalla legge di riforma negli anni ’90 di ricomposizione di quello che era stato definito «spezzatino telefonico».