29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Fisco

Le tasse locali salgono del 5,3%

E' quanto risulta da uno studio condotto da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani.

ROMA - Nel 2010 le tasse locali crescono del 5,3% passando da 106,2 a 111,8 miliardi mentre quelle statali aumentano solo dello 0,7%. E' quanto risulta da uno studio condotto da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani.

Napoli prima, Campobasso ultima, ma stavolta i contribuenti del capoluogo campano avrebbero fatto a meno di questo primato. E' infatti Napoli, tra tutti i comuni capoluogo d'Italia, dove la pressione la pressione tributaria locale cresce di piu' nel 2010.

Ogni abitante del comune partenopeo versera' nel 2010 ai propri enti locali, imposte, tasse, tributi e addizionali varie per 2.468,26 euro contro una media nazionale di 1.670,21 euro anche se il capoluogo partenopeo è da ritenere fuori classifica, visto che tra le entrate tributarie provinciali annovera la tassa rifiuti, che «falsa» la classifica: da sola incide per 452,80 euro contro la media nazionale di 228,50 euro.

Al secondo posto c'è Milano con 2425,00. Al terzo posto si trova Aosta con 2291,76 euro e al quarto posto Bologna con 2251,23 euro. All'ultimo posto, a livello nazionale, si trova Campobasso con soli 703,44 euro pro capite. Nello studio, Krls Network of Business Ethics ha analizzato tutti i «balzelli» applicati dagli enti locali, intesi come sommatoria delle imposte versate dai contribuenti ai Comuni, Provincie e Regioni. Imposte che ciascun ente locale applica, per legge, ai propri residenti, sia persone fisiche che giuridiche. Per i Comuni sono state esaminate le principali fonti di gettito quali l'Ici, l'addizionale comunale Irpef e la tariffa rifiuti urbani. Per la Provincia, invece, l'imposta sulla Rc auto, l'addizionale sulla bolletta dell'Enel e l'imposta di trascrizione oltre la TIA e la TARSU par la sola provincia di Napoli. Per la Regione, infine, l'Irap, la compartecipazione all'Iva, all'addizionale regionale sull'Irpef e la compartecipazione sulle accise della benzina.