19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Infrastrutture

TAV, Renzi: possibile stazione con meno impatto e costi

Lo scrive il sindaco di Firenze in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli

FIRENZE - Sulla nuova stazione fiorentina dell'Alta velocità ferroviaria, le Fs potrebbero attuare «un intervento più economico, più funzionale, più rispettoso dell'ambiente, senza perdere tempo ulteriore» e se così non sarà il Comune di Firenze collaborerà «lealmente» ma monitorerà costantemente, tramite una commissione, il rispetto del progetto.

Lo scrive il sindaco di Firenze Matteo Renzi, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Sul nodo Tav di Firenze è in corso un confronto dopo che la nuova amministrazione guidata da Renzi (Pd) ha sollevato dubbi sull'impatto del progetto che prevede un passaggio sotterraneo dei treni lungo circa 8 chilometri e una stazione, anch'essa sotterranea, disegnata da Norman Foster.

Palazzo Vecchio ha proposto una versione 'light' della stazione, «allo scopo di risparmiare denaro, velocizzare i tempi di realizzazione, diminuire l'impatto ambientale, avvicinare verso il centro della città e verso Santa Maria Novella la stazione medesima». Renzi definisce «sorprendente» la volontà di Matteoli «di non approfondire questa soluzione perché richiederebbe una nuova Valutazione di Impatto Ambientale» perché «in realtà l'attuale progetto della stazione sia stato spostato e elaborato senza il procedimento di Via».

Confermando la volontà di collaborare con il governo, Renzi si dice convinto che ci siano «le condizioni perché FS operi un intervento più economico, più funzionale, più rispettoso dell'ambiente, senza perdere tempo ulteriore», ma se la valutazione sarà diversa «ne prenderemo atto e collaboreremo lealmente». Da parte sua, il primo cittadino proporrà al Consiglio comunale di istituire una commissione, guidata da un esponente dell'opposizione, che «monitori il puntuale rispetto del progetto licenziato in Conferenza dei Servizi, in tutte le sue parti, nessuna esclusa».