TAV, Renzi: la responsabilità dei ritardi non sono del comune
«Manca la necessaria autorizzazione degli organismi competenti, a partire dall'Osservatorio Ambientale»
FIRENZE - Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha scritto al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli per esprimere «profonda preoccupazione» per i ritardi sul nodo fiorentino dell'Alta velocità, ma nell'occasione precisa che tali ritardi non dipendono da Palazzo Vecchio. Sul nodo Tav di Firenze è in corso un confronto dopo che la nuova amministrazione guidata da Renzi (Pd) ha sollevato dubbi sull'impatto del progetto che prevede un passaggio sotterraneo dei treni lungo circa 8 chilometri e una stazione, anch'essa sotterranea, disegnata da Norman Foster.
Renzi, nella lettera, esprime un «sentimento di profonda preoccupazione per il ritardo» che «si fa ogni giorno più grave». Anche perché «Firenze vede nella conclusione dei lavori del nodo dell'Alta Velocità un passaggio storico». Però, precisa il sindaco, «le responsabilità di questo ritardo non sono ascrivibili a comportamenti o scelte dell'amministrazione territoriale». Infatti, scrive Renzi, «se i lavori ancora oggi non sono partiti ciò non deriva dalle responsabilità del Comune o dalle dichiarazioni del nuovo sindaco, ma dalla mancata, necessaria, autorizzazione degli organismi competenti, a partire dall'Osservatorio Ambientale».
Il sindaco, ricorda, si è «limitato a chiedere che il progetto che l'Osservatorio approverà sia conforme e coerente al progetto che il Comune ha licenziato in conferenza dei servizi» e su questo, assicura, «saremo inflessibili nel pretendere il rispetto degli accordi».