12 ottobre 2025
Aggiornato 23:30

PosteAssicura diventi una compagnia assicurativa danni

Ad affermarlo è il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta

ROMA - «Le Poste rappresentano una realtà molto presente nella vita degli italiani e nonostante qualche disservizio, sono probabilmente una delle Aziende partecipate più apprezzate». Però la sfida di garantire un servizio sempre più efficiente ed efficace «richiede di interrogarsi sulle possibilità che il mercato, in una logica concorrenziale, lascia aperte agli operatori».

Ad affermarlo è il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta, secondo il quale «non può sfuggire lo spazio che resta aperto nel settore assicurativo» e questo potrebbe permettere a PosteAssicura, già agenzia plurimandataria del gruppo, di evolversi in una vera e propria compagnia assicurativa danni».

«La redditività in continua crescita del ramo danni, storicamente più stabile di quello vita, la prospettiva dello sviluppo di altri canali anche estranei al Ramo Auto, il tasso di crescita dei Rami Perdite Pecuniarie, Tutela Giudiziaria e Assistenza e Responsabilità Civile in generale, sono dati sufficienti -prosegue Laboccetta - per rilevare un trend che consentirebbe a PosteAssicura di ampliare la propria attività in questa direzione con buone prospettive di crescita, offrendo un servizio che il cittadino non riesce ad individuare nel settore privato».

Di qui la proposta di legge perché il governo «come azionista di maggioranza del Gruppo Poste Italiane, nella persona del Ministro dell'Economia, compia le misure di propria competenza atte a trasformare, nel rispetto del ruolo del management, Poste Assicura in una Compagnia Assicurativa Danni». Un'idea, fa osservare, che «non si discosta peraltro dal percorso effettuato da altri Enti postali europei: in Francia e in Gran Bretagna La Banque Postale e Post Office erogano prodotti assicurativi nel Ramo Danni riconoscendo il settore come strategico» e «PosteAssicura come Società ha già dimostrato un'enorme vitalità: a fronte di un organico di appena dieci persone, grazie all'utilizzo dell'outsourcing per la costruzione dei prodotti, è riuscita nel 2005 e negli anni successivi ad incrementare i premi raccolti del 105 per cento superando i 12 milioni di euro».