1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Federlazio presenta indagine sui romani al supermercato

Nasce il GROS il circuito di supermercati per i romani

Oggi il Gruppo Romano Supermercati opera attraverso 125 punti vendita, 93.000 mq di area di vendita, 575 casse, oltre 3.000 dipendenti

ROMA - Oggi, presso la Sala del Tempio di Adriano, è stato presentato il «GROS» - Gruppo Romano Supermercati aderente a Federlazio. Nell’occasione sono state anche inaugurate due iniziative sviluppate dal GROS rispettivamente con la Coldiretti Lazio e con Zètema Progetto Cultura. Presenti all’incontro il Presidente del Gros Giorgio Trombetta, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Presidente della Camera di Commercio Roma Andrea Mondello, il Presidente della Federlazio Maurizio Flammini, il Presidente di Zètema Progetto Cultura Francesco Marcolini, il Presidente di Coldiretti Lazio Massimo Gargano, il prof. Joseph Sassoon esperto di Marketing e Sociologia della Comunicazione.

Il GROS nasce come Consorzio nel 2001 quando 12 aziende, di cui 11 romane ed 1 operante nel frusinate, hanno deciso di riunirsi per ottimizzare le condizioni di acquisto e migliorare la propria competitività nei confronti della G.D., per lo più di origine straniera. Fanno parte del GROS i marchi PIM, PEWEX, CTS, IPERTRISCOUNT, IL CASTORO, MA, SACOPH, SPENDI BENE, EFFE PIU’, TER, IDROMARKET, DEM.

Oggi il Gruppo Romano Supermercati opera attraverso 125 punti vendita, 93.000 mq di area di vendita, 575 casse, oltre 3.000 dipendenti. Nel 1° semestre del 2009 ha raggiunto un fatturato di 400 milioni di Euro ed a fine anno supererà gli 850 milioni, grazie anche alle nuove aperture in programma. Questo fatturato rappresenta il 20% circa del totale vendite dei supermercati a Roma, con l’obiettivo di raggiungere il 25% aprendo a nuovi soci con caratteristiche simili.

Una delle peculiarità del GROS è quella di valorizzare la propria connotazione territoriale, la propria «romanità». E’ in questo quadro che si inserisce l’accordo tra il GROS e la Coldiretti Lazio, per promuovere all’interno dei supermercati del gruppo i prodotti tipici del nostro territorio, utilizzando il marchio «Prodotto della campagna romana», dando in questo modo anche un contributo concreto alla ripresa economica della nostra regione.

A proposito di legame con il territorio, il GROS ha anche sottoscritto un accordo con Zètema Progetto Cultura che prevede la realizzazione di varie iniziative culturali sviluppate insieme, tra cui l’installazione di corner informativi all’interno dei supermercati dove il Comune di Roma potrà comunicare le proprie iniziative in campo culturale. Grazie a questo accordo, inoltre, il GROS sponsorizzerà manifestazioni ed eventi culturali di grande risonanza che interessano la città di Roma. La prima di queste iniziative avrà luogo domenica 22 novembre: alle ore 21, grazie ad una sofisticata tecnologia virtuale, i marmi antichi dell’ARA PACIS saranno illuminati mettendo in risalto quelli che, secondo alcuni studi, erano i colori originari del monumento.

Nel corso dell’incontro è stata anche presentata un’indagine riguardante gli atteggiamenti, i comportamenti e le aspettative dei romani nei confronti dei supermercati. La ricerca, condotta dal prof. Joseph Sassoon, è stata realizzata telefonicamente su un campione di 800 persone residenti a Roma da almeno 10 anni.

Dalla ricerca emerge, tra l’altro, che ben l’88% degli intervistati dichiara di essere molto interessato a trovare prodotti alimentari tipici del Lazio nell’assortimento del supermercato, ma ancora più rilevanti sono le ragioni per le quali gli intervistati dichiarano che sarebbero «disposti a fare 100 metri in più». La maggioranza lo farebbe per «trovare prodotti molto freschi perché fatti localmente» (90%) o per «sostenere i produttori locali e l’economia del Lazio» (80%).

Inoltre, qualora il supermercato dovesse piazzare un’isola destinata a promozionare i prodotti tipici del Lazio, quelli alimentari sarebbero la cosa che la grande maggioranza (80%) vorrebbe trovare. Molti altri intervistati segnalano interesse anche per una serie di aspetti che riflettono le numerose implicazioni informative e culturali che la nozione di alimento ha per i romani: ad esempio i ricettari romani (55%) e le informazioni su caratteristiche, storia e valori alimentari dei prodotti locali (51%).

In conclusione, i risultati emersi della ricerca testimoniano la bontà della scelta di GROS di sposare la romanità, intesa come impegno nel far trovare ai cittadini nei supermercati i sapori, le abitudini e le tradizioni del loro territorio.