28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La tv «digtale»

A Roma arriva il digitale terrestre: disagi e assalto a call center

Tra ieri e oggi hanno ricevuto almeno 100mila chiamate. Disagi anche per chi ha già decoder: tutti devono risintonizzare

ROMA - Cavi dalle forme strane, menu incomprensibili, nuovi telecomandi da imparare ad usare. Sono giornate di passione quelle dei telespettatori romani alle prese con il passaggio definitivo al digitale terrestre. Molti, infatti, hanno aspettato fino all'ultimo minuto per acquistare il decoder e si sono trovati a doverlo montare di corsa per assicurarsi il tg delle 20. Ma non è andata meglio a chi si era già attrezzato da tempo, fin da quando era stata sospesa la trasmissione analogica per Rai 2 e Rete 4, mesi fa. Con il passaggio definitivo, infatti, alcune frequenze ancora cambiano e molti sono i canali che si aggiungono ogni giorno. Risultato, occorre una nuova sintonizzazione.

Un problema che non in molti conoscono, e che prende alla sprovvista il telespettatore che pensava di aver risolto già tutto. Così ieri parecchi si sono presentati nei negozi di elettronica a chiedere spiegazioni e ancora di più sono quelli che hanno chiamato i call center dedicati proprio al digitale terrestre. Uno, messo a disposizione dal ministero delle Comunicazioni, risponde al numero 800.022000, mentre l'altro, messo su dalla Regione Lazio, risponde al 800.900707. Tra ieri e oggi hanno ricevuto almeno 100mila chiamate.

C'è da dire che i call center stanno rispondendo bene, e non si attende in genere più di tre o quattro minuti per parlare con un operatore. Le domande più frequenti riguardano proprio la sintonizzazione. Spesso, infatti, spiegano gli operatori, le persone riescono a collegare correttamente il decoder, ma poi si bloccano alla fase successiva. Appare il menu sullo schermo e non sanno più cosa devono fare. E poiché la sintonizzazione va rifatta anche per chi il decoder lo aveva già installato e sintonizzato una prima volta, in molti ieri e oggi si stanno trovando di fronte a uno schermo nero e chiamano allarmati.

Una pena che per i cittadini del Lazio non finirà prima di fine mese. Ieri infatti è iniziato il passaggio al digitale per la provincia di Roma, l'area di Latina e la zona Pontina. L'operazione, che dovrebbe essere completata entro domani, riguarda 4 milioni di abitanti (182 comuni in modo totale e 98 parzialmente) con 495 impianti convertiti alla nuova tecnologia. Poi toccherà alla provincia di Frosinone, dal 19 al 21 novembre, poi a quella di Rieti, dal 23 al 24 novembre, e infine all'area meridionale della provincia di Latina e alle isole Ponziane, dal 25, al 30 novembre. Rimarrà esclusa invece per ora l'area della provincia di Viterbo.

Ad avere i maggiori problemi con il digitale sono naturalmente gli anziani, sia perché è più difficile per loro capire come installare il nuovo apparecchio, sia perché rappresenta una spesa spesso importante per chi vive con una pensione minima. Per aiutarli con l'acquisto del nuovo decoder, il Governo ha messo a disposizione un contributo di 50 euro per gli over 65 con reddito inferiore a 10mila euro, attraverso un buono utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all'iniziativa. Secondo i calcoli dell'Agenzia delle entrate, rientrano in questa categoria circa 130mila persone.