28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Proteste in Germania

Opel, Gm conferma tagli a 10.000 posti in UE

Berlino e Mosca infuriate da stop cessione, ma non gli altri paesi

BERLINO - All'indomani dello stop alla cessione di Opel, General Motors ha confermato che intende tagliare 10.000 posti di lavoro dal suo organico complessivo in Europa, secondo quanto riporta la Bbc. Una ristrutturazione di una portata simile a quella che era stata prevista dal gruppo Magna, per il suo sfumato progetto di acquisizione del controllo di Opel-Vauxhall.

Tuttavia, sottolinea l'emittente britannica, la casa americana non ha precisato dove si ripercuoteranno questi tagli. In Germania i circa 25.000 dipendenti degli impianto Opel si apprestano allo sciopero fin da oggi, con manifestazioni di protesta contro le mosse del gruppo Usa.

Apparentemente è proprio la partita sul dove si effettueranno i tagli ad aver innescato ieri reazioni molto divergenti tra i vari paesi in cui sono presenti attività controllate da Gm.

Germania e Russia si sono infuriate, con Berlino che aveva fortemente sostenuto la cessione, condizionandovi la concessione di aiuti pubblici multimiliardari, mentre Magna godeva del supporto finanziario della banca Russa Sberbank. La cancelliera Angela Merkel vuole discutere della questione con il presidente Barack Obama, mentre la Russia ha paventato possibili ricorsi legali.

In Spagna, invece, il governo si è detto pronto a trattare con il marchio Usa; il governo del Belgio ha detto chiaro e tondo che lo sfumato progetto di Magna «non era buono» e dalla Gran Bretagna sono giunti commenti positivi alla decisioni,. Questi paesi temevano che l'operazione di Magna avrebbe implicato minori tagli di posti in Germania a loro discapito.