12 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Emergenza maltempo

Coldiretti: salgono a 15 vittime nubifragi. Calamità nei campi

Il maltempo che si è abbattuto su Sardegna, Calabria e Sicilia ha provocato danni per milioni di euro all’agricoltura

ROMA - Il maltempo che si è abbattuto su Sardegna, Calabria e Sicilia ha provocato danni per milioni di euro all’agricoltura e fatto salire il tragico bilancio dei nubifragi killer che sono verificati a macchia di leopardo nella penisola causando almeno 15 vittime nel 2009 per effetto di un clima «tropicale». E’ quanto afferma la Coldiretti, nel sottolineare che è necessario avviare subito le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità nelle campagne dove ha perso la vita un pastore e risultano campi allagati, aziende agricole isolate, strade rurali interrotte con danni alle coltivazioni.

Un settembre così piovoso non si ricorda a memoria d’uomo in Sicilia dove sono gravissimi i problemi alla viabilità interna e le coltivazioni maggiormente colpite sono quelle orticole, l’uva da tavola, le ultime pesche, ma anche le piante di agrumi. La Coldiretti isolana ha chiesto all’Assemblea regionale siciliana la dichiarazione dello stato di emergenza perché le imprese agricole hanno già subìto milioni di euro di danni. Anche in Calabria i tecnici della Coldiretti sono al lavoro per una ricognizione dei danni. Le zone maggiormente colpite sono sulla fascia jonica: nella Locride, da Brancaleone a Monasterace, e nel Crotonese, in particolare a Cropani e Botricello, ma non mancano problemi nel Vibonese e nel Lametino. Le forti piogge hanno causato danni alla viabilità e alle infrastrutture e compromesso, a macchia di leopardo, i seminativi, le coltivazioni orticole, i vigneti – grossi problemi ci sono per la vendemmia del Greco di Bianco - e gli agrumeti. Le maggiori preoccupazioni vengono dai vigneti anche in Sardegna dove il maltempo non consente il normale andamento delle operazioni di vendemmia e in alcune zone ha danneggiato i filari dei vini più rinomati.

La maggiore frequenza con cui si sono verificati nel 2009 eventi estremi particolarmente pericolosi per la vita dei cittadini e per l'esercizio dell'attività agricola è - sottolinea la Coldiretti - la conferma dei cambiamenti climatici in atto che in Italia si stanno manifestando tra l'altro con sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge.