3 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
I sindacati a Saragozza sul piede di guerra

Opel agli Spagnoli non piace il trasferimento produzione

Inevitabilmente si tradurrebbe in un'ondata di licenziamenti degli operai degli impianti spagnoli

SARAGOZZA - I sindacati spagnoli minacciano scioperi per bloccare un eventuale trasferimento di parte della produzione Opel in Germania dopo la vendita all'austro-canadese Magna, in cordata con i russi di Sberbank. Il ridimensionamento delle catene di Saragozza, inevitabilmente, si tradurrebbe in un'ondata di licenziamenti degli operai degli impianti spagnoli. Magna ha citato il taglio di 10.500 posti di lavoro dopo l'acquisizione.

Impianto più efficiente in Europa - Nell'unità Opel di Saragozza lavorano 7.500 persone e vengono prodotte 500.000 automobili l'anno, secondo i rappresentanti di categoria, che promettono battaglia.
«Questo piano può essere l'inizio della fine dell'industria automobilistica nella provincia di Aragona», dichiara il sindacato Comisiones Obreras de Aragon in una nota fatta circolare oggi. Il comunicato sottolinea come Saragozza sia la fabbrica più efficiente dei Opel in Europa e come il trasferimento in Germania porterebbe la casa automobilistica a dover fare i conti presto con perdite e quindi con la necessità di ricorrere a prestiti governativi.

Ieri migliaia di persone hanno riempito la Piazza dell'Indipendenza di Saragozza per chiedere di preservare i posti di lavoro locali.